Alexandre Cuissardes – Lavoro
In molti lottano con forza per conservarsi il posto di lavoro, ma non altrettanto per conservare il lavoro.
In molti lottano con forza per conservarsi il posto di lavoro, ma non altrettanto per conservare il lavoro.
Il mercato del lavoro non può essere in crisi in quanto il lavoro non è merce ma diritto.
L’attività in proprio richiede energie, ambizione, professionalità ed organizzazione; chi decide di lavorare per sé stesso, decide di mettersi in gioco, ogni giorno, ogni momento, ogni attimo, senza dare nulla per scontato, vivendo di curiosità, passione e voglia di misurarsi e migliorarsi sempre e comunque: non ci sono e non possono esserci limiti per i sogni di un’anima ribelle!
L’operaio conosce la domenica meglio del prete.
Oggi più che mai il pensiero si ferma là, sì, proprio là c’è un muro fatto di pregiudizi, dove la libertà è rinchiusa nella mente; che paura, come un naufrago sono in balia degli eventi. La dignità di un lavoro per non rubare al tempo la vita, che spreco di risorse i disoccupati.
Non sarà il cappello da ammiraglio a coprire l’anima da marinaio.
Il lavoro è un obbligo a cui bisogna adempiere, ma per alcuni rischia di diventare un’alienante compulsione.
Lo straordinario è una sconfitta e lo sciopero è l’urlo di dolore.
Se chi deve pagare smettesse di pagare chi non merita, chi merita verrebbe pagato meglio.
l’unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l’avrai davanti. E, come le grandi storie d’amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continua a cercare finché non lo troverai. Non accontentarti. Sii affamato. Sii folle.
Una delle cose più difficili e dolorose che possiamo fare è rinunciare a un ruolo che ci siamo costruiti nel tempo.
I leccaculo: sono quelli che fanno più carriera.
Mi piace osservare come cambiano le persone da quando sono normali a quando vanno a lavoro, mi ricordano i supereroi quando si trasformano per fare qualcosa che solo loro possono fare.