Leo Buscaglia – Società
Si diventa ciò che si crede di essere.
Si diventa ciò che si crede di essere.
La pena che i buoni devono scontare per l’indifferenza allo stato è quella di essere governati da uomini malvagi.
Ho 21 anni e vivo a Milano. Mi capita di arrivare a Milano la sera tardi, magari alla Stazione centrale: mi sento abbastanza tranquilla, ma sento che attorno a me cresce la paura, la diffidenza verso gli immigrati.
L’amore è come uno specchio, quando ami qualcuno tu diventi il suo specchio e lui…
Come sentiamo vogliamo essere sentiti.
La più grande ricchezza del nostro paese è il volontariato, generoso e disponibile com’è. È una rete di solidarietà che costituisce una boccata d’ossigeno.
I governanti, i politici, i loro assistenti e tutti gli altri funzionari pubblici devono lavorare per noi contribuenti, e non noi per loro. Siamo noi i loro padroni, e non viceversa!