Léon Bloy – Felicità
Siamo invitati a salire più in alto della gioia.
Siamo invitati a salire più in alto della gioia.
Bisogna essere felici di nulla, di una goccia d’acqua oppure di un filo di vento. Di una coccinella che si posa sul tuo braccio o del profumo che viene dal giardino. Bisogna camminare su questa terra con le braccia tese verso qualcosa che verrà e avere occhi sereni per tutte le incertezze del destino. Bisogna saper contare le stelle, amare tutti i palpiti del cielo e ricordarsi sempre di chi ti vuole bene. Solo così il tempo passerà senza rimpianti e un giorno potremo raccontare di avere avuto tanto dalla vita.
Così come la felicità è passeggera, il dolore non può essere per sempre.
Preme l’incostanza del destino sulle scelte. E ti trovi in lotta con le idee, con le azioni, con le disfatte, ma a volte anche con la soddisfazione di aver vinto almeno una virgola di breve felicità… Forse basta, forse proprio non arrendersi infine è il passo lento della felicità!
A volte la felicità è a portata di mano, ma siamo così ottusi che non ce ne rendiamo conto se non quando è troppo tardi.
Non sempre la felicità si manifesta attraverso il ridere o il sorridere; delle volte la felicità di un individuo si cela nella sua tranquillità.
Nella nostra vita, a volte, un breve e piccolo istante è capace di regalarci i momenti più felici ed indimenticabili.