Leonardo Cantoro – Stati d’Animo
In questo tiro alla fune chiamato orgoglio prima o poi qualcuno cederà.
In questo tiro alla fune chiamato orgoglio prima o poi qualcuno cederà.
Non aspiro a grandi cose, ma a quelle piccole gioie quotidiane: che possono essere una passeggiata in riva al mare, una chiacchierata con mio figlio, un bel dolce fatto in casa, una rimpatriata con i cari amici, ecco la semplicità la cosa che amo in assoluto!
Leggerezza, povertà di valori e concetti poco sani. Io, un pesce fuor d’acqua che crede ancora in dei principi sani e ama ancora quel qualcosa chiamato “buon senso”. Tutto questo non mi dà la voglia di cambiare, di adeguarmi, ma rafforza solo la mia voglia di non “svendermi” alla povertà che circola e tenermi stretta a me stessa, senza “regalare” niente di me a nessuno. Visto che a questo punto niente di ciò che “sono” sarebbe meritato.
Il tedio non è la malattia della noia di non aver nulla da fare, ma una malattia più grave: sentire che non vale la pena di fare niente.
Ogni nostra singola decisione ci porta verso la solita strada, tutto porta nella stessa direzione, la nostra fine, finiremo concime per questo pianeta, siamo cibo per qualcosa più grande di noi ci illudiamo di poter vivere in eterno di poter cambiare strada ma questo non accadrà mai, sono solo un nessun qualunque come tutti voi, non mi illudo di cambiare il mondo ma dico a te che forse un giorno potrai, fallo in meglio per rendere la vita di chi ti seguirà più sopportabile.
La rabbia… ti protegge dai sentimenti… ti rende invincibile… ti rende forte… ma quanto finisce… ti lascia… un gran vuoto.
A volte ci si stanca più delle persone che dei problemi.