Leonardo da Vinci – Stati d’Animo
E se sarai solo, sarai tutto tuo.
E se sarai solo, sarai tutto tuo.
Il vero male non è quello che si soffre, ma quello che si fa.
Il futuro mi spaventa ed è per questo che cerco di vivermi al meglio il presente.
Mi si scortica la pelle sotto il peso di certi giorni, dove le mancanze sono presenti più che mai e la percezione dell’assenza non è solo delle cose, ma diventa doppio drappo che mi cucio addosso tra le stoffe lise dal tempo, consumate dal vento che se le vola via quando spira forte, e fili e pinze litigano e non proteggono sufficientemente ciò che più d’ogni altra cosa dovrebbero tenere stretto ed al sicuro per far ritorno a casa, riposto in cassetti di frassino e noce tra la lavanda e la naftalina.
La noia non mi appartiene e sai perché? Sono troppo folle, ribelle e soprattutto matta!
Amo le persone imperfette, sono quelle che più mi incuriosiscono e dalle quali imparo.
Ci sentiamo feriti, ma abbiamo ancora il coraggio di colpire l’altro con tutta la forza che ci resta.
Il vero male non è quello che si soffre, ma quello che si fa.
Il futuro mi spaventa ed è per questo che cerco di vivermi al meglio il presente.
Mi si scortica la pelle sotto il peso di certi giorni, dove le mancanze sono presenti più che mai e la percezione dell’assenza non è solo delle cose, ma diventa doppio drappo che mi cucio addosso tra le stoffe lise dal tempo, consumate dal vento che se le vola via quando spira forte, e fili e pinze litigano e non proteggono sufficientemente ciò che più d’ogni altra cosa dovrebbero tenere stretto ed al sicuro per far ritorno a casa, riposto in cassetti di frassino e noce tra la lavanda e la naftalina.
La noia non mi appartiene e sai perché? Sono troppo folle, ribelle e soprattutto matta!
Amo le persone imperfette, sono quelle che più mi incuriosiscono e dalle quali imparo.
Ci sentiamo feriti, ma abbiamo ancora il coraggio di colpire l’altro con tutta la forza che ci resta.
Il vero male non è quello che si soffre, ma quello che si fa.
Il futuro mi spaventa ed è per questo che cerco di vivermi al meglio il presente.
Mi si scortica la pelle sotto il peso di certi giorni, dove le mancanze sono presenti più che mai e la percezione dell’assenza non è solo delle cose, ma diventa doppio drappo che mi cucio addosso tra le stoffe lise dal tempo, consumate dal vento che se le vola via quando spira forte, e fili e pinze litigano e non proteggono sufficientemente ciò che più d’ogni altra cosa dovrebbero tenere stretto ed al sicuro per far ritorno a casa, riposto in cassetti di frassino e noce tra la lavanda e la naftalina.
La noia non mi appartiene e sai perché? Sono troppo folle, ribelle e soprattutto matta!
Amo le persone imperfette, sono quelle che più mi incuriosiscono e dalle quali imparo.
Ci sentiamo feriti, ma abbiamo ancora il coraggio di colpire l’altro con tutta la forza che ci resta.