Lev Nikolaevic Tolstoj – Ricchezza & Povertà
Il denaro in se stesso è un male.
Il denaro in se stesso è un male.
L’arroganza è una lurida risata in faccia. Grassi singhiozzi di falsa euforia. Nel l’illusione di benessere e prepotenza che solo i soldi sanno dare.
Il ricco è colui che vive senza dover lavorare.Chiunque abbia denaro, guadagnato per mezzo del lavoro, è un medio povero.
Levin vedeva che non avrebbe trovato in alcun modo il legame della vita di quell’uomo con i suoi pensieri. Evidentemente gli era del tutto indifferente la conclusione cui lo portava il suo ragionamento; aveva bisogno soltanto del processo del ragionamento. E gli risultava assai sgradevole che a volte il processo del ragionamento lo costringesse in un vicolo cieco. Questo soltanto non gli piaceva e lo evitava, spostando il discorso su un qualcosa di allegro e di piacevole. Quel caro Svijazskij, che si teneva le idee esclusivamente per uso pubblico e che con tutta evidenza aveva altri fondamenti di vita, segreti agli occhi di Levin, mentre con una folla, il cui nome era legione, guidava l’opinione pubblica attenendosi a idee a lui estranee.
Per la maggior parte dei ricchi, il principale piacere della ricchezza consiste nello sfoggiarla.
La vera ricchezza non è materiale ma è nella stima e nell’amore che le persone nutrono in me!
Lascia scorrere il Flusso Universale. Quando qualcuno ti dà qualcosa, ricevere è un atto di generosità. Perchè nell’atto stesso di dare si riceve qualcosa.