Lev Nikolaevic Tolstoj – Stati d’Animo
Vedeva che loro, in quella sala piena di gente, si sentivano soli.
Vedeva che loro, in quella sala piena di gente, si sentivano soli.
È spesso difficile dare una forma esatta ed un esatta spiegazione ad un’improvvisa emozione, ma non importa, se è emozionante, che bisogno c’è di trovare forma e spiegazione?
Solo chi arriverà alla vetta con le mani sporche, lacere e sanguinanti saprà vestirsi di umiltà nel raccontare un’emozione, tutti gli altri si vanteranno del panorama con chi vive in pianura.
Mi vergogno quasi del fatto che in sua assenza mi senta così inutile.
Tutte le volte che preparo un pacco, finisce che mi trovo chiuso dentro.
Orchestrando i miei voli pindarici con infinite e pericolose planate, mi fermo insoddisfatta, rotolando istericamente… sorrido come un gabbiano impazzito per il dolore all’ala spezzata, atterro su una pista semireale… anche questa notte, non posso che augurarmi un sonno sereno, un sentito abbraccio narcotico! Alle volte, è difficile ricordare di amarsi…
Amare l’inverno come se fosse un adolescente difficile, emarginato, incompreso; amare l’inverno con tutto il calore che non ha, ma che vorrebbe donare; amare l’inverno per la tramontana che mi spettina i pensieri, per la neve che ovatta i silenzi imbiancando strade, case, emozioni.