Leybi Constanza Rosado Cabrera – Vita
La vita è un filo sottile legato al nulla che vive della speranza di un sogno chiamato domani.
La vita è un filo sottile legato al nulla che vive della speranza di un sogno chiamato domani.
Quando “ti butti in avanti” per aiutare qualcuno quasi sempre ti aspetta il fuoco.
Passiamo la maggior parte della nostra vita a fare conti con il nostro cervello, per capire chi ci sta accanto, per capire gli altri, per capire noi stessi; se lo stesso tempo lo impiegassimo per vivere al meglio ciò che proviamo riusciremmo a percorrere questa vita più lentamente e ad assaporare ogni singolo momento che essa ci immette nel nostro lungo, ma breve, cammino.
Camminavo e ritornavo a casa, avevo una casa non ho più una casa. Ero felice avevo una famiglia, non ho più una famiglia lo persa. Ero felice non lo sono più. Avevo una vita ho solo ricordi che vagano nella mente annebbiata, e un cuore striminzito dal dispiaceri.
Navigo al buio. Vorrei uscire indenne dalla Vita senza paura di non averla vissuta, senza paura di non riuscire a viverla!
Voltarsi e scoprire attoliti in quante direzioni diramasse la strada percorsa, verso quanti luoghi forse più o meno piacevoli di questo portasse ognuna di quelle ed inevitabilmente pensare alle gioie che si è così perse… il Passato… una volta accettato ciò, ci si rivolta scoprendo che ciò che si ha difronte è una strada non facile, probabilmente non più bella di ciò che è risultata essere sino a quel momento ma si va avanti passo dopo passo, consapevoli che la direzione che si sta prendendo non permetterà mai il ricongiungersi con le altre innumerevoli diramazioni… il Futuro…
Una delle ragioni per cui le persone vecchie fanno così tanti sogni ad occhi aperti del passato é per convincersi che sono ancora vive.