Tania Scavolini – Libertà
Strappiamo il grigio anonimo della circostante realtà e scopriamo la luce del cielo, del mare, della bellezza, della libertà.
Strappiamo il grigio anonimo della circostante realtà e scopriamo la luce del cielo, del mare, della bellezza, della libertà.
Siamo liberi di andare verso i nostri sogni. Librarsi nell’aria dove l’anima riesce a camminare sul filo dell’emozione, con il cuore in mano pronto all’amore.
Non siamo pedine nelle mani di nessuno. Difendiamo con i denti la nostra libertà di scelta.
L’amore non è possedere, l’amore e sarà sempre un sentimento di libertà che nasce dall’anima.
Si, sei una persona “complicata”, ma non ti far imprigionare dai tuoi pensieri. Lasciali volare come uccelli. Ritagliati il tuo angolo di libertà, esci dalle tue gabbie mentali.
Per essere liberi bisogna liberare se stessi.
Non ho mai chiesto nulla alla vita, se non il diritto di viverla come voglio.
Non vivo di regole, seguo solo il mio istinto.
Quando l’uomo non ha più nulla da perdere può diventare pericoloso per se stesso e per gli altri oppure sentirsi finalmente libero.
Sono qua oggi davanti a voi, non come un profeta, ma come un umile servitore del popolo. Metto i restanti anni della mia vita nelle vostre mani. In nome dell’eroica lotta del nostro popolo per instaurare la giustizia e la libertà, per tutti, nel nostro paese.
Cos’è il sigillo della raggiunta libertà? Non provare più vergogna davanti a se stessi.
Come le altre semplici astrazioni, non si può trovare la libertà in astratto.
Spesso è più sicuro essere in catene che liberi.
Quanto mi piace la libertà della solitudine.
Credere che si possa avere pensieri e scelte puramente proprie senza essere minimamente influenzati da forze esterne, in poche parole credere nel libero arbitrio, è come dire che, mettendo una palla su un piano essa possa deliberatamente muoversi nella direzione che trova più congeniale senza essere mossa da forza esterne ma solo dalla propria volontà. Semplicemente irrazionale.
Il caso presume libertà, più libertà rispetto alla necessità. Per scoprire una verità sul lavoro della casualità, si dovrebbe cercare di partire da tutte le direzioni possibili. Andando a caso per una via, in un tempo indefinito e in stato di ubriachezza o cecità, si finirà per toccare e percorrere ogni angolo, anche il più remoto, o anche chiusi in una stanza, in un tempo indefinito, senza volerlo, toccheremmo, prima o poi, ogni cosa presente. La luce e la via dei ciechi, sono nel lavoro del caso.
Le lacrime degli uomini finisco su mari spumeggianti, dove chi ha sete di libertà continua a morirci dentro.