Marzia Paciantoni – Libri
Marzia si augura che questo viaggio l’aiuti a innalzare il muro che la separa dai ricordi, tanto alto quanto basta per non vederli più anche stando in punta di piedi.
Marzia si augura che questo viaggio l’aiuti a innalzare il muro che la separa dai ricordi, tanto alto quanto basta per non vederli più anche stando in punta di piedi.
Ma guarda il destino! Pochi instanti che riassumono la loro storia finita: uno guardava nella direzione opposta dell’altra.
“Avete la mia fiducia” disse a Niall e ai segugi.”Ne sono, se siamo, onorati” rispose Niall e si chinò su di lui per dirgli con un filo di voce “ma resistere alle tentazioni non è il punto di forza del Re del Buio.”E con un sorriso malevolo si voltò e sferrò un pugno a Keenar con tanta violenza da fargli sbattere la testa contro il muro con un tonfo sordo. […] Le danzatrici dell’abisso fremevano. E Niall si leccò le nocche insanguinate. “Accordo concluso. Nessuno aveva detto che il sangue da versare dovesse essere tuo, Seth.”
Tu sei la Ragione. Io ti offro la Verità… è forse logico non ascoltarmi?
Era Lo, semplicemente Lo, ritta sul suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita.
Eravamo già all’entrata del reparto del Positivo: finii d’esser Gubbio e diventai una mano.
Ci versai sopra troppo aceto. Adesso mi dovevo cacciare nella vena questa soluzione acetosa perché altrimenti avredi dovuto buttar via anche l’ero.Neanche mi sparai dentro la roba che partii. Mi risvegliai solo dopo un’ora buona. La siringa era ancora infilata nel braccio. Avevo dolori alla testa bestiali. Sulle prime non riuscivo ad alzarmi. Pensavo che ero arrivata, che sarei morta. Giacevo sul pavimento e piangevo. Avevo paura. Non volevo morire così sola. Strisciando letteralmente carponi andai al telefono. Ci misi certamente dieci minuti prima di farcela a fare il numero dell’ufficio di mia madre. Ripetei soltanto un paio di volte: “Ti prego, Ti prego mamma, vieni, muoio”.Quando mia madre arrivò potevo stare in piedi. Feci uno sforzo anche se mi sembrava ancora che la testa mi scoppiasse. Dissi: “Si è trattato di nuovo di un dannato attacco circolatorio”Mia madre capì benissimo che avevo bucato. Aveva una faccia molto disperata. Mi guardava soltanto con occhi tristi, disperati. Non potevo sopportare questo sguardo. Mi penetrava nella testa che pareva mi scoppiasse.
Bruto non sa quello che vuole ma lo vuole fortemente.
La nostra terra per diritto di sangue, che ci è stata portata via col tradimento ma ancora nostra, per sempre nostra. Si commette un grave errore a rubare al Drago. Perché il Drago ricorda.
Che cosa si può dire di una ragazza morta a venticinque anni?Che era bella. E simpatica. Che amava Mozart e Bach. E i Beatles. E me. Una volta che mi aveva messo specificamente nel mucchio con tutti quei tizi musicali, le chiesi l’ordine di preferenza, e lei rispose sorridendo: “alfabetico”. Sul momento sorrisi anch’io. Ora però mi chiedo se nell’elenco io comparivo con il nome – nel qual caso sarei venuto dopo Mozart – oppure con il cognome, perché mi sarei trovato tra Bach e i Beatles. In ogni modo non venivo per primo, il ché sarà idiota ma mi secca terribilmente, essendo cresciuto con l’idea che devo sempre essere il numero uno.Eredità di familia, capite?
Quando scriveranno la storia del mio regno, dolce sorella, diranno che ha avuto inizio stanotte.
Lui è il più grande di tutti, Antistio. E solo un grande può sfidare la morte con tale noncuranza.
I grandi scrittori sono in continuo aumento. Quelli che scarseggiano sono gli scrittori.
Nessun giorno è uguale all’altro, ogni mattina porta con sé un particolare miracolo, il proprio momento magico, nel quale i vecchi universi vengono distrutti e si creano nuove stelle.
Sono convinta che, quando cerchiamo l’amore con coraggio, esso si rivela e noi finiamo con l’attirare altro amore. Se qualcuno ci desidera, ci desiderano tutti. Se invece siamo soli, ci isoliamo sempre di più. La vita è strana.
“E quei quattro uomini erano uniti, voi dite?””Come se fossero stati uno solo, come se i quattro cuori avessero battuto in un solo petto… e perciò, che cosa non fecero quei quattro!”
“Guardate come vi ho portato fortuna!” Disse Morrel quando fu slo con il conte. “Non ci avete pensato?””Si, certo” disse Montecristo “ed ecco perché vorrei sempre tenervi vicino a me”.