Gabriele D’Annunzio – Libri
Questa spiritualizzazione del gaudio carnale, causata dalla perfetta affinità dei due corpi era forse il più saliente tra i fenomeni della loro passione. Un bacio li prostrava più d’un amplesso.
Questa spiritualizzazione del gaudio carnale, causata dalla perfetta affinità dei due corpi era forse il più saliente tra i fenomeni della loro passione. Un bacio li prostrava più d’un amplesso.
“Mangia” gli ordinò Merlot.”Non posso.” Meschino indietreggiò, allontanandosi dal libro.”Perché?””Perché sciuperei la storia.” Spiegò Meschino.
“[…] Quelle vaghe impronte sull’erba, andavano verso la casa o ne tornavano?””Impossibile dirlo. Non erano delineate.””Un piede grande o piccolo?””Non si distingueva.”Holmes ebbe un’escamazione di impazienza.”Da allora, ha piovuto a catinelle e il vento sembrava un uragano”, disse. “Ora, saranno ancora più difficili da decifrare del mio palinsesto. Bè pazienza! Cosa ha fatto, Hopkins, dopo essersi accertato di non aver accertato niente?”
E così gli orsi sono in grado di fabbricarsi la propria anima…
Arriva un momento in cui un personaggio dice o fa qualcosa a cui tu non avevi pensato. In quell’istante prende vita e non resta altro che lasciargli fare.
Un semplice fatto.Prima o poi morirai.
Non mi importa sapere se il signore è contento di me, diceva sprizzando buonumore, mi basta sapere che ho tutti i motivi per essere contenta io di lui.
Ecco che l’uomo nero si volgeva verso di lui e Nick era terribilmente spaventato. Quella creatura, qualunque cosa fosse, non faceva miracoli gratis…. se ti inginocchi e mi adori. E Nick si mise le mani sul viso perché lui le avrebbe volute, tutte quelle cose che la nera forma d’uomo gli aveva mostrato da quell’alto luogo deserto: città, tesori, donne, potere. Ma soprattutto avrebbe voluto sentire il suono estatico delle sue unghie sulla camicia, il ticchettio di una pendola in una casa vuota dopo mezzanotte e il suono segreto della pioggia. Ma la parola che disse fu: no.
Così nascono, preziosa e fugace schiuma di felicità sopra il mare della sofferenza, tutte le opere d’arte nelle quali un uomo che soffre si innalza per un momento tanto al di sopra del proprio destino che la sua felicità brilla come un astro e appare a chi la vede come una cosa eterna, come il suo proprio sogno di felicità.
Dopo che lei andò al lavoro mi guardai allo specchio. Per la prima volta vidi i miei occhi mentre stavo a rota. C’erano solo le pupille. Completamente nere e ottuse. Veramente completamente inespressivi.
[Erminia] – Il tempo e il mondo, il denaro e il potere apparterranno ai deboli e ai superficiali, mentre gli altri, i veri uomini, non avranno niente. Niente all’infuori della morte.[Harry Haller] – Proprio nient’altro?[Erminia] – Ma sì, l’eternità.[Harry Haller] – Vuoi dire il nome? La fama presso i posteri?[Erminia] – No, caro lupetto, non la gloria. Che valore può avere? E credi forse che tutti gli uomini autentici e completi siano diventati famosi e passati alla posterità?[Harry Haller] – Oh no, certo.[Erminia] – Dunque non si tratta di gloria. La gloria esite soltanto per la cultura, è una faccenda che riguarda i maestri. No, non conta la gloria: conta invece ciò che io chiamo eternità. I credenti lo chiamano regno di Dio. Io penso così: noi uomini, noi che abbiamo maggiori pretese, che abbiamo le aspirazioni e una dimensione di troppo non potremmo neanche vivere se, oltre all’aria di questo mondo, non ci fosse anche un’altra atmosfera respirabile, se oltre al tempo non esistesse anche l’eternità, il regno dell’autenticità. Di questo fanno parte la musica di Mozart e i poemi dei tuoi grandi poeti, e i santi che hanno fatto miracoli, sofferto il martirio e dato un grande esempio agli uomini. E di questa eternità fa altrettanto parte l’immagine di ogni vera azione, la forza di ogni sentimento genuino, anche se nessuno ne sa nulla, se nessuno ne scrive e ne conserva la notizia ai posteri. Nell’eternità non esistono posteri, esistono soltanto contemporanei.
Narra una leggenda cinese di due amanti che non riescono mai a unirsi.Si chiamano Notte e Giorno. Nelle magiche ore del tramonto e dell’alba gli amanti si sfiorano e sono sul punto di incontrarsi, ma non succede mai.Dicono che se fai attenzione, puoi ascoltare i lamenti e vedere il cielo tingersi del rosso della loro rabbia. La leggenda afferma che gli Deihanno voluto concedere loro qualche attimo di felicità; per questo hanno creato le eclissi, nel corso delle quali gli amantiriescono a unirsi e fanno l’amore.Ora abbiamo capito che non ci incontreremo mai più, che siamo condannati a vivere separati, che siamo la Notte e il Giorno.
Non sono così complicata. Io sono semplice, tanto semplice da sembrare una tragedia del poco.
Era un Edward diverso da quello che avevo conosciuto. E ciò aumentava la mia infatuazione. A quel punto, separarmi da lui, sarebbe stato un dolore fisico.
Non abbiamo sempre la possibilità di decidere cosa amare.
Qualcuno di noi discende dalle scimmie… altri si ci avvicinano crescendo.
Senza nessun bisogno di affrettarsi. Nessun bisogno di mandare scintille. Nessun bisogno di essere altri che se stessi.