Carlos Ruiz Zafón – Libri
Il tempo e la memoria, la storia e la finzione, si fondevano in quella città come acquerelli sotto la pioggia.
Il tempo e la memoria, la storia e la finzione, si fondevano in quella città come acquerelli sotto la pioggia.
Prima o poi, l’oceano del tempo ci restituisce i ricordi che vi seppelliamo.
Le coperte erano scivolate via e io guardai quella schiena bianca, le scapole appuntite sembravano lì lì per trasformarsi in ali.
Non ho mai trovato un vero amico. Con le donne, ogni volta era una nuova speranza,ma quello succedeva i primi tempi. Lo capii subito, smisi di cercare la “ragazza dei sogni”; me ne bastava una che non fosse un incubo.
Come se le mie parole l’avessero riallacciato alla forza di gravità, risvegliando il suo senso di equilibrio.
Niente è stabilito per sempre, nemmeno quando vai indietro nel tempo.
Il “Proemio”: la dedica alle donne e l’ammenda al “peccato della fortuna”.
La vita è un banchetto, e la tragedia è che la maggior parte della gente sta morendo di fame.
Quale sarà mai il vantaggio materiale di mandare un uomo sulla luna, quando noi non riusciamo a vivere sulla Terra?
Quando finisce un amore si può trovare tutto, tranne che un perché.
Forse sei un po’ troppo splendida per riuscire a vedere il bello altrove.
Il diario di un angelo si trova nelle sue ali.
I libri mi piacciono perché non strillano, sono silenziosi, eppure dicono un sacco di cose.
Un tempo piangevo moltissimo ed ero piena di speranze. Oggi rido parecchio, un riso disilluso… Probabilmente mi innamorerò sempre di qualcuno che ama qualcun altro. Perché? Così… Ho un talento particolare per le situazioni impossibili. Tutti hanno talento per qualcosa.
Andò giù bene, ci voleva proprio. Naturalmente era da codardi sforzarsi di dimenticare l’incomprensibile, però necessario.
Ero troppo ubriaco per lamentarmi: sentivo solo il morso e la tristezza selvaggia di un’altra buona cosa persa per sempre.
Era bello che fosse lei a stringermi, a lasciar perdere le parole.