Christopher Paolini – Libri
Anche se non fosse riuscita ad evadere, era felice di sapere che non sarebbe rimasta sola nella sua prigionia.
Anche se non fosse riuscita ad evadere, era felice di sapere che non sarebbe rimasta sola nella sua prigionia.
L’incapacità di fare le proprie scelte genera un male di vivere.
In mancanza di un buon libro cercherò di fare un bel sogno.
Scrivere è bere ogni giorno dalla sorgente delle vita. Scrivere è un vizio che ti fa volare dove solo chi vive con la penna in mano può arrivare.
Non ha mura, Timbuktu, perché da sempre pensano, laggiù, che la sua bellezza, da sola, fermerebbe qualsiasi nemico.
Gli venne in mente, senza spiegazioni, una della tante leggende che circolavano su quella città: che le donne, laggiù, tenevano un solo occhio scoperto, meravigliosamente dipinto con terre colorate. Si era sempre chiesto perché mai avrebbero dovuto nascondere l’altro. […]- Perché nessun uomo potrebbe reggere il loro sguardo senza impazzire.
Quanto alle vostre donne, certo, esse non piangono con alte grida come nelle altre città e sopportano con forza le sciagure, ma credi che non sentano il dolore?
Non avrebbe mai pensato che un simile impulso potesse coglierlo. Più volte, durante la battagla, sentì il sangue ribollirgli nelle vene e il desiderio di gettarsi nella zuffa travolto da un inspiegabile entusiasmo per quella disperata resistenza, per quel valore sovrumano che vedeva risplendere nelle magnifiche schiere che seguivano compatte i cimieri ondeggianti di Re Leonidas.
Capisci di aver letto un buon libro quando giri l’ultima pagina e ti senti come se avessi perso un amico.
Nessun ragionamento ti aiuterà a superare i blocchi che ti sei creata, ci vuole azione. Finché continui a rimanere a bordo vasca, a discettare sulla temperatura dell’acqua, non riuscirai mai a nuotare. Cerca un trampolino, chiudi gli occhi e tuffati. E se prendi una panciata, non incolpare l’acqua e nemmeno te stessa… intanto avrai imparato a non affogare!
Capita di incontrare persone che non dovrebbero mai finire insieme, in nessun caso, neanche fossero l’ultimo uomo e l’ultima donna rimasti sulla faccia della terra, per il dolore e la sofferenza che inevitabilmente si procureranno l’un altra.
Incominciai con il leggere libri e mi ritrovai a saper leggere il mondo.
Non è vero che non credi all’amore, mamma. Ci credi tanto da straziarti perché ne vedi così poco, e perché quello che vedi non è mai perfetto. Tu sei fatta d’amore. Ma è sufficiente credere all’amore se non si crede alla vita?
C’è chi scrive per passione, chi scrive per lavoro e chi semplicemente scrive con il cuore.
La biblioteca è l’arena in cui ogni giorno si rinnova la lotta omerica fra i libri e i lettori.
In realtà, caro ministro, lei li fa divertire perché ha paura di loro. Rumore, sempre rumore, mai il silenzio dei libri, mai. Bisogna reagire, bisogna fare qualcosa, il ministro vi inganna, piccoli miei, lo sa bene, lui, che la rivoluzione non si fomenta nel rumore, ma nel silenzio mormorante delle letture personali.
Siamo libri e scrittori di noi stessi. Prima di recensirmi, leggimi, non fermarti alla copertina.