Mery Lucana – Libri
Se non sai come dirlo, scrivilo!
Se non sai come dirlo, scrivilo!
L’unica cura contro la malattia dello scrivere è lo scrivere.
Per favore, piantatela con questa storia del “blocco dello scrittore” e accettate ciò che la vostra anima vi sta dicendo: “Basta, cambia strada!”.
Alcuni sguardi sono libri mai letti.
io tento di scrivere, quello che detta il mio inconscio senza chiedermi permesso.
Per una donna che ama leggere, poche cose sono belle come un libro toccato, sfogliato, letto e respirato da chi l’ha sfiorata, respirata e salvata infinite volte.
Scrivere mi fa bene. Lo sento. Anche quando scrivo cose tristi, qualcosa in me si tranquillizza, sento di avere uno scopo.
Quando leggi il mondo non esiste più, puoi fingere che quello che stai leggendo sia assolutamente reale, o che la realtà semplicemente svanisca. Puoi essere tutto ciò che desideri in un libro.
Non importa se mentre scrivi, ti scende qualche lacrimuccia, di rabbia o di nostalgia che sia. Scrivere è, una terapia umana; hai tutto la libertà di dire le cose, non ti senti solo e non c’è nessuno che ti contraddica.
Sembra incredibile, ma leggere salva la vita.
Certe penne scrivono, altre sanguinano. Sono quest’ultime che trasudano i mali del mondo, che ricuciono ferite mai rimarginate dal tempo.
Scrivere è un urlo silenzioso, un riservato egocentrismo, una timida vanità.
Le parole sono potenti e scatenano conseguenze.
Mi chiamo Hella, Hella Rizzolli e la mia voce viene dal passato. Compirò venticinque anni tra pochi giorni, il 15 maggio 1941. Sono a Berlino per un tempo troppo breve, assieme a l’uomo che amo.
Se non sarà fermato, non si fermerà. Non esistono indizi, ma segni. Non esistono crimini, solo anomalie. E ogni morte è l’inizio di un racconto.
Scrivere, ne vale sempre la penna.
Non si può scrivere libri solo leggendo libri.