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Lina Viglione – Vita

La nostra vita è un libro dalle pagine bianche, siamo noi a scriverlo con il nostro “carattere” ‘obbiettivo supremo da raggiungere è la felicità con tutte le nostre forze, il destino non esiste, è la scusa dei deboli oppure la falsa modestia dei forti. Siamo noi che lo facciamo con le nostre scelte, ed esiste solo il presente, il passato è lontano, e il presente è sempre futuro. Noi tutti abbiamo diritto ad una vita felice, nella vita si fanno dei grandi sacrifici ma con il fine di raggiungere una felicità questo può essere grazie all’amore alla famiglia o altro dipende da ognuno di noi.

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    Si dice che l’uomo abbia il diritto di essere felice, mentre nessuno riconosce il diritto all’infelicità. Eppure io continuo a conoscermi nella mia camera, in una stanza certamente non sempre illuminata dai raggi del sole. Ed è sempre una scoperta affascinante, quella che nasce dalle difficoltà. Ogni cicatrice ha una sua storia da raccontare, e noi, ogni tanto, dovremmo avere il coraggio di riascoltarla, piuttosto che preoccuparci sempre di occultarla con un trucco coprente.

  • Elisabetta Quaratino – Vita

    Nella vita reale noi non possiamo volare. Volano gli anni, volano le parole, vola il tempo, l’importante è non far mai volare via i principi e i sentimenti che ci hanno guidato e continuano a guidarci giorno dopo giorno: l’amicizia, la fedeltà, l’amore, la passione. Se si ha il minimo dubbio che anche questi sentimenti possano volare via, allora solo in quel caso dobbiamo avere la forza di aprire le ali e correre a prenderli: solo in quel caso dobbiamo provare e riuscire a volare, per salvare noi stessi.

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    Se:- la persona intelligente si rende conto di quanto è piccola e stupidae- la persona stupida si rende conto di quanto è grande ed intelligentecredo che la cosa più conveniente sia essere:- intelligenti stupidamente (quando abbondano gli stupidi)o- intelligentemente stupidi (quando abbondano gli intelligenti)

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    Andare alla ricerca di una legge basilare è una sciocchezza e ancor più lo è reperirla. Un povero spirito decide che l’intero corso della storia umana può essere spiegato in termini di insidiose rotazioni di segni zodiacali o di lotta tra pance piene e pance vuote; assume un puntiglioso filisteo nel ruolo di collaboratore di Clio, e dà inizio ad un’attività commerciale all’ingrosso di epoche e di masse; e allora guai al privato individuum, con la sua povera doppia u, con i suoi disperati “ehi voi” nel folto delle ragioni economiche. Per fortuna, tali leggi non esistono: un mal di denti farà perdere una battaglia, una pioggerella abolirà un’insurrezione. Tutto sguscia via, tutto dipende dal caso, e del tutto vani sono stati gli sforzi in contrario di quell’acido borghese in pantaloni vittoriani a quadri, autore di Das Kapital, frutto dell’emicrania e dell’insonnia.