Lisa Jane Smith – Libri
Lei era bella perché il suo volto era l’immagine della sua stessa anima.
Lei era bella perché il suo volto era l’immagine della sua stessa anima.
Come fu bello, e come fu grande la nostra passione.Così grande che le cellule del mio corpo ne sono ancora imbevute, come una spugna che conserva l’acqua marina che la nutrì.Perché dopo, mia cara, è stata solo acqua dolce, spesso dolciastra, e che senso ha, mi chiedo, vivere ancora senza che nessun sale ravvivi il mio palato?
Diceva che sono pochi, pochissimi i libri che terminano con l’ultima riga, e sono i più crudeli, perché non ti danno il tempo di salutare la storia, i personaggi, di distaccarti con la lentezza e la malinconia che inevitabilmente caratterizzano la fine, quando conti le pagine per vedere quanta storia puoi trascorrere ancora insieme all’autore. Non c’è amore più intimo e incompreso di quello di un libro che ti piace, mi ripeteva, e a me sembrava il discorso di un vecchio.
Muore in un giorno tetro. Credo fosse in primavera, in aprile.Mi chiamano al telefono. Mi dicono solo che è stato trovato morto, per terra, nella sua camera.Ma la morte per lui era arrivata in anticipo, molto prima che la sua storia finisse. Era già successo mentre era in vita, ormai era troppo tardi perché potesse morire, era morto quando era morto il fratello minore.Era soggiaciuto a due parole: consummatum est.Mia madre aveva chiesto che quel figlio fosse sepolto accanto a lei. Non so più dove, in un cimitero nella regione della Loira.Sono tutti e due nella stessa tomba. Loro due soli. È giusto che sia così.È un’immagine splendida e intollerabile.
Sembra insita nell’essere umano la necessità di fare scelte “altre” nel corso dell’esistenza, quasi a voler confezionare e giustificare il proprio personale pacchetto di rimpianti da rispolverare ogni tanto per nutrirsene con nostalgica malinconia.
Dopo l’esplosione dei contenuti letterari, ci sarà un’implosione; i libri diverranno sempre più minimali nei contenuti, atti ad esprimere i concetti fondamentali senza divagarsi.
Qualche uccello di mare se ne va, né sosta mai, perché tutte le immagini portano scritto più in là.