Livia Cassemiro – Figli e bambini
La stessa mano che accarezza un figlio è in grado di piantare un seme nella terra e con meno cura con cui far crescere il figlio, fa crescere i fiori e il verde che li fa vivere.
La stessa mano che accarezza un figlio è in grado di piantare un seme nella terra e con meno cura con cui far crescere il figlio, fa crescere i fiori e il verde che li fa vivere.
Mi ricordo che quando ero piccola e peccavo di arroganza, maleducazione e cattiveria mi prendevo una serie di urli e anche schiaffoni! Mi domando come mai a certe persone li hanno risparmiati, quando mi sa che con una doppia dose crescevano più educati e rispettosi!
I bambini con gli occhi parlano parole adulte. Sguardi incrociati per annuire il silenzio, è una lunga attesa, ancora ricca di speranza, speranza che non vogliamo spegnere.
I Bambini ed io siamo sulla stessa lunghezza d’onda, converso volentieri con loro perché non mi giudicano, non ne hanno bisogno, vogliono solo divertirsi un po’. Mi sento molto in collegamento con i bambini, li capisco, proprio perché da bambino ho rinunciato a molte cose. Quando entrano nella stanza mi si apre il cuore. Mi piace il rumore… mio Dio, sono così allegri!
Per me la vera poesia è esprimere in poche e semplici parole un vero sentimento e tutti siamo capaci se solo riusciamo a provare amore.
Noi mamme speciali siamo belle, nelle nostre insicurezze e nelle nostre paure. Belle, nella stanchezza della sera o al mattino con le occhiaie, perché abbiamo trascorso la notte a “consolare”. Siamo belle nel nostro essere leonesse, anche con le mani “infermiere” che tremano, negli angoli delle nostre bocche quando abbozziamo un sorriso “che domani andrà meglio”. Siamo belle quando “nude” di fronte al dolore e spesso di nascosto, piangiamo lacrime d’amore, quando pensiamo di non farcela e cadiamo ma poi ci rialziamo sempre e continuiamo ad amare, a sognare e a urlare, sì a urlare perché la vita ci deve ascoltare!
Senza il sorriso dei bambini vivremo nel buio di una valle sconosciuta.