Lord Byron (George Gordon Noel Byron) – Religione
Sono spesso più religioso in un giorno di sole…
Sono spesso più religioso in un giorno di sole…
Dentro noi esiste il male e il bene. Mentre al male non c’è nessun limite ogni cosa gli è concessa. Il bene non riesce superare una piccola barriera l’umiltà e a diffondere l’amore.
La religione è una delle creazioni più antiche dell’uomo, che dopo aver risolto i problemi relativi alla sopravvivenza e aver “migliorato” la propria esistenza, complicandola, riflesse il proprio disorientamento e i timori conseguenti legati alla perdizione in uno spazio che appariva sconfinato, nella natura che lo circondava, che di conseguenza gli apparì disordinato e incomprensibile. Allora, nonostante l’uomo disponesse di mezzi primitivi che lo potevano agevolare nella comprensione del mondo, ebbe la necessità di trovare una spiegazione che fosse inconfutabile e immutabile nel tempo, in modo da consolidarsi ed essere considerata valida dalle generazioni che si sarebbero susseguite. L’unica spiegazione che poteva presentare caratteri assoluti, in un’epoca senza scienza fu la religione…
Se ho fatto del male, che Dio mi punisca per i miei peccati. Ma il male che mi è stato fatto, spero che Dio non l’abbia visto.
Il cattolico medio è un “eterno peter pan” che, pur sapendo di far parte di una religione che pone dei limiti alla sua libertà, pretende di fare il cazzo che gli pare, tirando in ballo la scusa del “siamo tutti peccatori”. La libertà è una cosa seria: se volete averla, non mettetevi nella posizione di dover rispettare regole che la limitino. Si chiama coerenza, sapete.
La Pasqua è la risposta più radicale all’interrogativo umano di tutti i tempi: “Dio c’è?”
Un sorriso aggiunge luce al nostro viso. L’amore aggiunge dolcezza al nostro cuore. Il rispetto aggiunge valore al nostro cammino. Gli amici e la famiglia aggiungono bellezza alla nostra vita, ma è solo la fede in Dio che ci da il vero senso della vita e il motivo per cui vale la pena viverla.