Lord Byron (George Gordon Noel Byron) – Vita
Quando sono per sempre, gli addii dovrebbero essere rapidi.
Quando sono per sempre, gli addii dovrebbero essere rapidi.
L’unico momento giusto per dire basta è all’apice dell’impresa.
Spogliati della tua vita lanciala in alto un angelo la prenderà.
Vivi, vivi ragazzo fino a che il tuo momento non passerà. Poichè non durerà in eterno.
Il mio sguardo nuovo, su di bianche nuvole, ancora volto su terre non mie. Pesante fardello reca il mio cuore, groppa provata da generosa soma conduce il mio essere a nuove prove, amaro è l’abbandono, non scevro del fiele del ritorno. Arduo è il pensiero che, non rinverdendo il cammino, su impervio e perituro sentier s’addentra.Dell’esser mio ho fatto merce, del valor, soldo, per un sorriso mi son fatto creta, per un bacio arrendevole acqua. Ancor vedo il librarsi del candido cencio e, già il verbo cambia melodia, il desio ancor resiste, forte, bramoso del pugno di natia terra a ricoprir il volto, ormai inane e vuoto, del soffio amoroso si lungo negato.
Ma quanto vive l’uomo? Vive mille anni o uno solo? Vive una settimana o più secoli? Per quanto tempo muore l’uomo? Che vuol dire per sempre?
La vita è fatta di un susseguirsi di istanti ormai divenuti ricordi, o da poco passati, istanti ancora da vivere e che non sappiamo quando e come arriveranno. La nostra vita, la nostra storia, la nostra memoria, ciò che troveremo e ciò che lasceremo, è tutto racchiuso in questo avvicendarsi di attimi: tanti piccoli istanti che riempiono una vita intera.