Louise Hay – Felicità
Essere felici non significa che tutto deve essere perfetto, ma che semplicemente si è deciso di guardare oltre le imperfezioni.
Essere felici non significa che tutto deve essere perfetto, ma che semplicemente si è deciso di guardare oltre le imperfezioni.
La felicità è come scegliere una direzione: non sempre è facile sceglierla, ma basta cominciare a sorridere e sarà lei a trovarti.
L’umanità ha sempre barattato un po’ di felicità per un po’ di sicurezza.
Sto viaggiando su una nave di speranza. Il suo capitano si chiama incertezza, ma la destinazione è la felicità. L’isola più bella. Indicami la rotta.
Chi trasmette un po’ di gioia agli altri ne trasmette molta a se stesso.
Non importa dove siamo, con chi siamo, cosa facciamo. Basta stare insieme, è questo che mi rende felice. Un tuo abbraccio, un tuo bacio, i tuoi occhi che si specchiano nei miei. È questa la felicità; è questa la mia, la nostra, favola.
Quando siamo stati pensati qualcosa deve essere andato storto: quel non capire quanto è importante qualcosa finché non c’è più. Quel non rendersi conto di quanto valga quella persona, quella sensazione, quel “sentirsi così” finché non se ne va e concentrarsi invece su qualcosa che non c’è e vorremmo avere, salvo poi normalizzarlo quando si ha. Quasi ogni sera faccio il gioco delle cose belle che ho: mi aiuta a guardare le cose da una migliore prospettiva. Mi aiuta a essere una persona serena e lontana dal pendolo che sembra scandire la vita di tanti tra il dolore di non aver qualcosa e la noia di averlo raggiunto.