Luana Donati – Stati d’Animo
L’importante è come vedi, non ciò che vedi. Quello che vedi, potrebbe essere diverso dal modo in cui lo potresti vedere.
L’importante è come vedi, non ciò che vedi. Quello che vedi, potrebbe essere diverso dal modo in cui lo potresti vedere.
Se non metti il punto a una frase scritta in un giorno di tristezza non potrai mai tornare a capo per scriverne un’altra nel giono della gioia.
Le famiglie felici si somigliano tutte. Le famiglie infelici sono infelici ciascuna a suo modo.
Non mi piace guardarmi indietro e magari scoprire che se solo avessi dato un piccolo passo tutto sarebbe potuto essere diverso. Sempre meglio pentirsi di un’azione fatta piuttosto che pentirsi per qualcosa che non si ha avuto il coraggio di fare. Solo gli stolti non si mettono mai in discussione. Non voglio tornare indietro, cerco solo il modo migliore per andare avanti!
Fai conto di essere una stazione, un luogo di abbracci e strette di mano, di addii e arrivederci, di treni persi, presi e sognati, di attese e corse, di lacrime e sorrisi, di speranze e rimpianti. Fai conto di essere di una stazione, un punto di partenza per alcuni, di transito per i più, un punto di arrivo per pochi.
E ripenso ogni dì, se non ci fosse il dolore, il mondo sarebbe diverso? La vita sarebbe diversa? Si lo sarebbe! Saremmo incapaci di filtrare gli eventi e dargli valore autentico, saremmo privi di emozioni. Involucri inattivi senza emotività. Perché il dolore ci cambia in meglio. Perché a volte è nei posti più lugubri e scuri, che la luce brilla di più ed illumina d’immenso ciò che la circonda.
A volte succede che ti incontro, giri lo sguardo, ti chiamo, fai finta di non sentire, ti incammini sperando che desista, aumenti il passo ma ti sono dietro, ti calpesto l’ombra e quasi ti prendo, tendo le braccia ma sono ancora troppo piccole per afferrarti, giri l’angolo, ti perdo, anzi no! Ti sei fermata, continui a non guardarmi, ti afferro, mi guardi e sorridiamo, ti prendo per mano per non perderti… speranza.