Luc de Clapiers Vauvenargues – Ricchezza & Povertà
La necessità libera l’imbarazzo della scelta.
La necessità libera l’imbarazzo della scelta.
Avere ciò che non si ha, rimanendo ciò che si è.
L’uomo tratta il mondo come se fosse suo. Dimenticando che è solo di passaggio; e che giunto il tempo nel quale si dipartirà non ci sarà nulla che porterà con se.
Rendetevi conto che più si arricchiscono certi personaggi, più voi diventate poveri.
La ricchezza non è fatta d’oro ma di gioia, non si acquista coi soldi, si paga col dolore.
L’arroganza è una lurida risata in faccia. Grassi singhiozzi di falsa euforia. Nel l’illusione di benessere e prepotenza che solo i soldi sanno dare.
Non ho mai voluto i soldi del Serpente, né sporcare la sua nobiltà. Un conto in banca riguarda solo chi ce l’ha, e la nobiltà giudica sé stessa.
Avere ciò che non si ha, rimanendo ciò che si è.
L’uomo tratta il mondo come se fosse suo. Dimenticando che è solo di passaggio; e che giunto il tempo nel quale si dipartirà non ci sarà nulla che porterà con se.
Rendetevi conto che più si arricchiscono certi personaggi, più voi diventate poveri.
La ricchezza non è fatta d’oro ma di gioia, non si acquista coi soldi, si paga col dolore.
L’arroganza è una lurida risata in faccia. Grassi singhiozzi di falsa euforia. Nel l’illusione di benessere e prepotenza che solo i soldi sanno dare.
Non ho mai voluto i soldi del Serpente, né sporcare la sua nobiltà. Un conto in banca riguarda solo chi ce l’ha, e la nobiltà giudica sé stessa.
Avere ciò che non si ha, rimanendo ciò che si è.
L’uomo tratta il mondo come se fosse suo. Dimenticando che è solo di passaggio; e che giunto il tempo nel quale si dipartirà non ci sarà nulla che porterà con se.
Rendetevi conto che più si arricchiscono certi personaggi, più voi diventate poveri.
La ricchezza non è fatta d’oro ma di gioia, non si acquista coi soldi, si paga col dolore.
L’arroganza è una lurida risata in faccia. Grassi singhiozzi di falsa euforia. Nel l’illusione di benessere e prepotenza che solo i soldi sanno dare.
Non ho mai voluto i soldi del Serpente, né sporcare la sua nobiltà. Un conto in banca riguarda solo chi ce l’ha, e la nobiltà giudica sé stessa.