Luc de Clapiers Vauvenargues – Vita
La breve durata della vita non può distoglierci dai suoi piaceri, né consolarci delle sue pene.
La breve durata della vita non può distoglierci dai suoi piaceri, né consolarci delle sue pene.
Più che i tanti condoni tombali passati e forse futuri andrebbe messa una pietra tombale sul comportamento di noi tutti e ripartire da zero, insieme, con intenzioni migliori di quelle ieri e di adesso.
Si Racconta che: La pazienza è la virtù dei forti. Io dico che la pazienza è un “per forza” quando aspettare è l’unica scelta che hai. L’attesa logora mette dubbi incertezze se ma chissà forse. E mette in discussione tutto: aspettare o agire. Gli opposti che la vita ti propone e non ti da alternative cosi rimani con i i se. Ma. Chissà. Forse.
La vita è un viaggio di sola andataper una terra sconosciuta.Il rischio è altoIl desidero di andare sempre più avanti preme.Ma quando arriva la fine,solo allora ci rendiamo contodi voler tornare indietroe ricominciare dall’inizio.Ma è tardi.Il biglietto non è rimborsabile,il tempo è scaduto.Game over.E tu hai perso la partita.
Non è sempre vita il nostro procedere. A volte ci troviamo a percorrere quello che io definisco: “l’inutile sopravvivere”.
Non pensare al passato che può farti soffrire, non correre per arrivare al futuro. Vivi il presente e fà che sia così bello da volerlo ricordare.
Forse non è sempre tutto perso. Anche le cose che se ne vanno lasciando un vuoto ci hanno in qualche modo arricchito di nuovi pregi, nuovi difetti e nuova esperienza.