Luca Cape – Social Network
Gente ossessionata da un mi piace virtuale che se la fa nelle mutande per un mi piaci reale. Siete davvero tristi.
Gente ossessionata da un mi piace virtuale che se la fa nelle mutande per un mi piaci reale. Siete davvero tristi.
Dicevano che chi si faceva i cazzi propri campava cent’anni, grazie facebook!
È un fenomeno curioso: gente che pubblica continuamente sui social network pezzi della propria vita, compulsivamente, in modo eccessivo, raccontando sentimenti, emozioni, pensieri che farebbe bene a tenersi per sé, per una legge del pudore mai scritta, ma universalmente riconosciuta.Credo che i social network portino alla luce le insicurezze ed il bisogno di sentirsi accettati e riconosciuti, come mai nessuno strumento prima d’ora.
E poi ci sono i furbi, ma quelli con la F maiuscola, perché un po’…
Credo fermamente che Facebook dovrebbe avere il bugiardino, in modo che chiunque decida di usarlo sappia a cosa va incontro: effetti indesiderati, nuoce gravemente alla salute mentale di chi ha non usa il cervello.
Facebook troppo spesso è un’arma a doppio taglio, è fatto di amicizie scritte, alcune portano alla voce, altre restano scritte, ma spesso scrivere cose e interpretarne altre è fin troppo facile e ciò che si costruisce faticosamente in tanto tempo, si distrugge in un attimo, ma se l’amicizia e il bene sono sani si troverà sempre il modo di salvarsi.
Beati noi che siamo cresciuti senza facebook…
Dicevano che chi si faceva i cazzi propri campava cent’anni, grazie facebook!
È un fenomeno curioso: gente che pubblica continuamente sui social network pezzi della propria vita, compulsivamente, in modo eccessivo, raccontando sentimenti, emozioni, pensieri che farebbe bene a tenersi per sé, per una legge del pudore mai scritta, ma universalmente riconosciuta.Credo che i social network portino alla luce le insicurezze ed il bisogno di sentirsi accettati e riconosciuti, come mai nessuno strumento prima d’ora.
E poi ci sono i furbi, ma quelli con la F maiuscola, perché un po’…
Credo fermamente che Facebook dovrebbe avere il bugiardino, in modo che chiunque decida di usarlo sappia a cosa va incontro: effetti indesiderati, nuoce gravemente alla salute mentale di chi ha non usa il cervello.
Facebook troppo spesso è un’arma a doppio taglio, è fatto di amicizie scritte, alcune portano alla voce, altre restano scritte, ma spesso scrivere cose e interpretarne altre è fin troppo facile e ciò che si costruisce faticosamente in tanto tempo, si distrugge in un attimo, ma se l’amicizia e il bene sono sani si troverà sempre il modo di salvarsi.
Beati noi che siamo cresciuti senza facebook…
Dicevano che chi si faceva i cazzi propri campava cent’anni, grazie facebook!
È un fenomeno curioso: gente che pubblica continuamente sui social network pezzi della propria vita, compulsivamente, in modo eccessivo, raccontando sentimenti, emozioni, pensieri che farebbe bene a tenersi per sé, per una legge del pudore mai scritta, ma universalmente riconosciuta.Credo che i social network portino alla luce le insicurezze ed il bisogno di sentirsi accettati e riconosciuti, come mai nessuno strumento prima d’ora.
E poi ci sono i furbi, ma quelli con la F maiuscola, perché un po’…
Credo fermamente che Facebook dovrebbe avere il bugiardino, in modo che chiunque decida di usarlo sappia a cosa va incontro: effetti indesiderati, nuoce gravemente alla salute mentale di chi ha non usa il cervello.
Facebook troppo spesso è un’arma a doppio taglio, è fatto di amicizie scritte, alcune portano alla voce, altre restano scritte, ma spesso scrivere cose e interpretarne altre è fin troppo facile e ciò che si costruisce faticosamente in tanto tempo, si distrugge in un attimo, ma se l’amicizia e il bene sono sani si troverà sempre il modo di salvarsi.
Beati noi che siamo cresciuti senza facebook…