Luca Ferrario – Progresso
Si ha vero progresso solo quando una tecnologia è accessibile al mondo, o almeno ad una buona parte di esso.(Frase di base tratta dal film SYNAPSE e modificata secondo la mia opinione)
Si ha vero progresso solo quando una tecnologia è accessibile al mondo, o almeno ad una buona parte di esso.(Frase di base tratta dal film SYNAPSE e modificata secondo la mia opinione)
Non lasciare che il progresso si imponga come ragione di vita.
Mi chiamarono pazzo nel 1896 quando annunciai la scoperta di raggi cosmici. Ripetutamente si presero gioco di me e poi, anni dopo, hanno visto che avevo ragione.Ora presumo che la storia si ripeterà quando affermo che ho scoperto una fonte di energia finora sconosciuta, un’energia senza limiti, che può essere incanalata.
La scienza non è nient’altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità.
L’esperienza iniziatica, quindi, rappresenta un mutamento di visuale che permetteva all’uomo di ricollegarsi con il divino. Apparentemente, nel nostro mondo attuale le iniziazioni sembrano scomparse, ma esistono ancora sotto forma di riti di passaggio depotenziati, infatti i vari festeggiamenti che vengono effettuati per il nuovo anno, per le nascite, per i compleanni o per qualsiasi conquista di tipo sociale, sono un pallido ricordo dei riti di rinascita spirituale che accompagnavano in illo tempore l’uomo. Raramente, oggi, questi passaggi corrispondono a mutamenti ontologici dell’individuo che li esaurisce invece in un’acquisizione di concreto potere personale e non in senso simbolico. Per questa ragione l’uomo non riesce più ad attuare quella forma di rigenerazione spirituale che gli era naturale in altri tempi.
La tolleranza è una necessità per ogni tempo e per ogni razza.
Dobbiamo illuderci all’ottimismo in questi tempi.
Non lasciare che il progresso si imponga come ragione di vita.
Mi chiamarono pazzo nel 1896 quando annunciai la scoperta di raggi cosmici. Ripetutamente si presero gioco di me e poi, anni dopo, hanno visto che avevo ragione.Ora presumo che la storia si ripeterà quando affermo che ho scoperto una fonte di energia finora sconosciuta, un’energia senza limiti, che può essere incanalata.
La scienza non è nient’altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità.
L’esperienza iniziatica, quindi, rappresenta un mutamento di visuale che permetteva all’uomo di ricollegarsi con il divino. Apparentemente, nel nostro mondo attuale le iniziazioni sembrano scomparse, ma esistono ancora sotto forma di riti di passaggio depotenziati, infatti i vari festeggiamenti che vengono effettuati per il nuovo anno, per le nascite, per i compleanni o per qualsiasi conquista di tipo sociale, sono un pallido ricordo dei riti di rinascita spirituale che accompagnavano in illo tempore l’uomo. Raramente, oggi, questi passaggi corrispondono a mutamenti ontologici dell’individuo che li esaurisce invece in un’acquisizione di concreto potere personale e non in senso simbolico. Per questa ragione l’uomo non riesce più ad attuare quella forma di rigenerazione spirituale che gli era naturale in altri tempi.
La tolleranza è una necessità per ogni tempo e per ogni razza.
Dobbiamo illuderci all’ottimismo in questi tempi.
Non lasciare che il progresso si imponga come ragione di vita.
Mi chiamarono pazzo nel 1896 quando annunciai la scoperta di raggi cosmici. Ripetutamente si presero gioco di me e poi, anni dopo, hanno visto che avevo ragione.Ora presumo che la storia si ripeterà quando affermo che ho scoperto una fonte di energia finora sconosciuta, un’energia senza limiti, che può essere incanalata.
La scienza non è nient’altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità.
L’esperienza iniziatica, quindi, rappresenta un mutamento di visuale che permetteva all’uomo di ricollegarsi con il divino. Apparentemente, nel nostro mondo attuale le iniziazioni sembrano scomparse, ma esistono ancora sotto forma di riti di passaggio depotenziati, infatti i vari festeggiamenti che vengono effettuati per il nuovo anno, per le nascite, per i compleanni o per qualsiasi conquista di tipo sociale, sono un pallido ricordo dei riti di rinascita spirituale che accompagnavano in illo tempore l’uomo. Raramente, oggi, questi passaggi corrispondono a mutamenti ontologici dell’individuo che li esaurisce invece in un’acquisizione di concreto potere personale e non in senso simbolico. Per questa ragione l’uomo non riesce più ad attuare quella forma di rigenerazione spirituale che gli era naturale in altri tempi.
La tolleranza è una necessità per ogni tempo e per ogni razza.
Dobbiamo illuderci all’ottimismo in questi tempi.