Luca Parigi – Stati d’Animo
Certe solitudini sono come feromoni: chi le emette sa riconoscersi.
Certe solitudini sono come feromoni: chi le emette sa riconoscersi.
Con me torna utile la pazienza. Perché dove manca la mia, vince quella degli altri.
Le lacrime che scendono dagli occhi a causa del cuore rotto sono preziose.
Le persone come me sono difficili da gestire perché diranno sempre quello che pensano, quello che vedono e noteranno le differenze!Le persone come me saranno sempre etichettate come persone dal brutto carattere.Le persone come me sono scomode e imperfette, le persone come me di solito sono anche sensibili e ci restano male!
Sono, troppo spesso, sulla difensiva, chiusa come le chiese sconsacrate, labbra serrate, perenne smorfia, tuttavia, non sono questi i miei momenti di “tristezza”, ché lo so che come so tenermi compagnia io, nessuno mai. È lì che mi spopolo all’esterno, per dimorarmi da dentro, affollarmi di me, invitarmi ai banchetti dell’anima e, perché no, anche nelle stanze vetuste, quelle delle memorie che non affiorano mai alla bocca e che intraprendono vie secondarie raccordandosi, istantaneamente, alle arterie principali, ostruendo il passaggio con un “caduta massi” inaspettato. Come dopo un incidente, realizzi, scosso.
Tanto più si cerca di capire, tanto più non ci si riesce a vedere… si è presi dalla ragione che talvolta domina sull’amore, rischiando di compromettere la tua felicità.
Quando ti senti a terra non ci sono parole sufficientemente valide e confortanti. In quei momenti si ascolta tutti e nessuno. Tutti vogliono dire la loro, tutti sanno dirti cosa fare, come devi comportarti e sono tutti bravissimi a dirti: “io so come ti senti”! Beh, sapete tutto e questo può anche essere vero, ma chi sta male sono io, io so cosa sento, cosa sto attraversando e non servono consigli, parole di circostanza. Quello che serve è anche un interminabile silenzio sciolto in un abbraccio. Serve semplicemente esserci.