Luca Roveda – Politica
La politica serve per la comunità e non per ricoprire una carica istituzionale solo perché lo dice la burocrazia o peggio ancora, farsi gli affari propri sulle spalle del voto degli altri.
La politica serve per la comunità e non per ricoprire una carica istituzionale solo perché lo dice la burocrazia o peggio ancora, farsi gli affari propri sulle spalle del voto degli altri.
Da noi deve partire l’esempio di attaccamento agli istituti democratici e soprattutto l’esempio di onestà e di rettitudine. Perché il popolo italiano ha sete di onestà. Su questo punto dobbiamo essere intransigenti prima verso noi stessi, se vogliamo poi esserlo verso gli altri. Non dimentichiamo, onorevoli colleghi, che la corruzione è nemica della libertà.
Fiero di essere uno dei tanti puntini di questo mondo che si muove a modo suo.
Un tempo i governi erano scelti dal popolo, oggi dai mercati ovvero dalla finanza internazionale manovrata da illuminati per arrivare al potere e a padroneggiare intere nazioni.
Il Movimento 5 Stelle è una lobby dittatoriale. Un movimento politico che sfrutta il gregge che li vota per far soldi. Se veramente avessero combattuto a fianco del popolo, avrebbero lasciato quasi tutto il denaro dei parlamentari nelle tasche dello stato e non versato nelle tasche del movimento. Un movimento creato con lo scopo di aiutare la nazione non espelle gli appartenenti come fanno loro, per banali scuse o cause di tipo economico. Uno non vale uno come divulgano, perché l’unico a valere sono i vertici dittatori del M5S. Io non voto per le lobby, ho interesse di migliorare l’Italia e le uniche persone a poterlo fare siamo noi giovani, solo a noi può interessare realmente il bene della nostra nazione, quindi il nostro presente e futuro.
La rivoluzione è un battito estremo che parte dall’interno, un’esasperazione che ti mantiene sveglio nelle notti stellate, rimbomba nelle vene anche quando piove, ti arde sulla pelle, non lascia scampo a pensieri pacati. La rivoluzione chiede la tua vita e devi solo chiederti se sei disposto a concederla. La rivoluzione non siederà al tuo fianco in salotto, non ti aspetterà sulla soglia; la rivoluzione è femmina e come ogni donna, quando non si sente amata, fugge via.
Il radicale inventa le opinioni. Quando lui le ha consumate, il conservatore le adotta.