Lucia Mencacci – Vita
Dovrebbero darci un “libretto di istruzioni” alla nascita, magari ridurremmo il margine dei nostri errori in questa vita.
Dovrebbero darci un “libretto di istruzioni” alla nascita, magari ridurremmo il margine dei nostri errori in questa vita.
La vita è fatta di un susseguirsi di istanti ormai divenuti ricordi, o da poco passati, istanti ancora da vivere e che non sappiamo quando e come arriveranno. La nostra vita, la nostra storia, la nostra memoria, ciò che troveremo e ciò che lasceremo, è tutto racchiuso in questo avvicendarsi di attimi: tanti piccoli istanti che riempiono una vita intera.
Ciò che definiamo male è semplicemente ignoranza, che batte la testa nelle tenebre.
Vivere in te e vivere con te sono due cose ben distinte e separate.
Il singolare è un particolare che non trovi nel solito, è quell’oltre che supera ogni abitudine, appartiene alle persone che hanno l’animo reale, è un guardare sensibile del cuore.
Secondo me la felicità è il risultato di una serie di reazioni istintive positive a determinate cose, che possono essere positive o negative. Un individuo può reagire positivamente alla sua “povertà” e quindi essere felice anche senza possedere niente, quindi la sua povertà sarà una fattore positivo; lo stesso ragionamento vale per un ricco che non se ne fa niente di tutte le sue “ricchezze” ed è sempre in cerca di qualcosa che lo completi, quindi avrà una reazione negativa ai suoi “possedimenti” e non sarà felice. Per questo scegliamo di abbandonarci alle sensazioni, alle emozioni, alle cose pulite, quelle che non hanno bisogno di nascondere niente. Non avete mai provato a sentirvi felice stando solamente in silenzio sotto un albero?
Sono ateo teologico esistenziale. Credo nell’intelligenza dell’universo, con l’eccezione di qualche cantone svizzero.