Lucia Pizzi – Abbandonare
Sono talmente abituata agli addii delle persone che rimarrei scioccata se per una volta mi dicessero “io resto con te”
Sono talmente abituata agli addii delle persone che rimarrei scioccata se per una volta mi dicessero “io resto con te”
Non capisco come mai, di questi tempi, quando ci si lascia, al contrario di quando ci si innamora, lo si fa, spesso con un telefonata o con un sms, senza guardarsi negli occhi, senza dare a chi è lasciato il diritto di replica. Che fine ha fatto il coraggio, la virtù dei forti?
Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più. Nelle infatuazioni a senso unico l’oggetto del nostro amore si limita a negarci il suo. Ci toglie qualcosa che ci aveva dato soltanto nella nostra immaginazione. Ma quando un sentimento ricambiato cessa di esserlo, si interrompe bruscamente il flusso di un’energia condivisa. Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d’indefinito.
Non è che mi hai lasciato, hai solo perduto l’opportunità di avermi.
Per un attimo ti ho avuto te tra le mie braccia,ho sentito le tue mani…
Cammini a ritroso nei sentimenti fino a sparirevattenenon voltartichiudi la porta alle tue spallema perché non giri la chiave nella serraturacos’è quello spiraglio di angoli di luce socchiusi.
Ci sono persone che si lasciano, ma altre prendono solo strade diverse.