Luciano Meran Donatoni – Abitudine
Ci possono essere mille ragioni per non fare una cosa, ma talvolta una semplice mancanza di volontà, per fare quella cosa, è più forte di mille ragioni.
Ci possono essere mille ragioni per non fare una cosa, ma talvolta una semplice mancanza di volontà, per fare quella cosa, è più forte di mille ragioni.
Non è che io non voglia credere, è che mi riesce più semplice dubitare.
Ad una donna essere troppo gentile con gli uomini non conviene, non sono abituati, pensano…
Ci ostiniamo sempre a dare un senso a ciò che accade e dare un nome alle cose. In verità non c’è un motivo preciso per quello che accade e ci sono cose che non hanno un nome sono li per essere ammirate e basta.
Il passato sfuma man mano che i giorni passano, diventando solo fonte di melanconia. Ripenso ai vecchi sentimenti, dolori, alle emozioni che una volta mi facevano battere il cuore. Ora invece non riesco neanche a ricordare tutte le parole. Ricordo brevi attimi, piccoli gesti, forse l’essenziale. Ma di quel dolore è rimasta solamente la cenere, non brucia più.
Ho preso l’abitudine di abbracciarmi da sola! Ci sono sempre per me, quando mi chiamo non ho impegni, non mi infastidisco per la perdita di tempo, mi capisco, so perfettamente cosa voglio dire quando parlo confusamente tra i singhiozzi, mi scuso da me e non ci sono conseguenze, equivoci od offese quando do di matto. So compatirmi e tollerarmi quando sono odiosa fino all’inverosimile, ingestibile, villana e capricciosa. Ho preso l’abitudine di abbracciarmi da sola perché se dovessi aspettare che qualcuno lo faccia, morirei di freddo. Non ho a chi chiederli questi abbracci, ma dopo un po’ non se ne sente neppure la mancanza, o l’esigenza, si ha solo la percezione di un retrogusto che sa di calore e completezza quando se ne ricevevano; probabilmente, se ci fosse qualcuno a donarmeli, li rifiuterei non riconoscendone l’intenzione.
È meglio star seduti sugli spilli che in una comoda poltrona!