Luciano Pacomio – Religione
La Pasqua è la risposta più radicale all’interrogativo umano di tutti i tempi: “Dio c’è?”
La Pasqua è la risposta più radicale all’interrogativo umano di tutti i tempi: “Dio c’è?”
Affermo di essere un seguace della verità fin dall’infanzia. Fu la cosa più naturale, per me. La mia fervente ricerca mi porto alla massima rivelatrice “La Verità è Dio”, invece della solita “Dio è la Verità”. Quella massima mi consente di guardare Dio in faccia, per così dire. Me ne sento pervaso in ogni fibra del mio essere.
La vita presente è spazio di beatitudine nella misura in cui si radica l’eternità.
Io non faccio il censore. Ho sempre detto: secondo il Vangelo le cose stanno così. Se questa è una provocazione, allora la provocazione non è mia, ma è del Vangelo.
L’ateo può essere semplicemente uno la cui fede e il cui amore sono concentrati sugli aspetti impersonali di Dio.
La mitezza è un atteggiamento dell’uomo da non confondersi con l’indifferenza o la debolezza.
C’è una presenza di Dio da scoprire nel soffrire.
Affermo di essere un seguace della verità fin dall’infanzia. Fu la cosa più naturale, per me. La mia fervente ricerca mi porto alla massima rivelatrice “La Verità è Dio”, invece della solita “Dio è la Verità”. Quella massima mi consente di guardare Dio in faccia, per così dire. Me ne sento pervaso in ogni fibra del mio essere.
La vita presente è spazio di beatitudine nella misura in cui si radica l’eternità.
Io non faccio il censore. Ho sempre detto: secondo il Vangelo le cose stanno così. Se questa è una provocazione, allora la provocazione non è mia, ma è del Vangelo.
L’ateo può essere semplicemente uno la cui fede e il cui amore sono concentrati sugli aspetti impersonali di Dio.
La mitezza è un atteggiamento dell’uomo da non confondersi con l’indifferenza o la debolezza.
C’è una presenza di Dio da scoprire nel soffrire.
Affermo di essere un seguace della verità fin dall’infanzia. Fu la cosa più naturale, per me. La mia fervente ricerca mi porto alla massima rivelatrice “La Verità è Dio”, invece della solita “Dio è la Verità”. Quella massima mi consente di guardare Dio in faccia, per così dire. Me ne sento pervaso in ogni fibra del mio essere.
La vita presente è spazio di beatitudine nella misura in cui si radica l’eternità.
Io non faccio il censore. Ho sempre detto: secondo il Vangelo le cose stanno così. Se questa è una provocazione, allora la provocazione non è mia, ma è del Vangelo.
L’ateo può essere semplicemente uno la cui fede e il cui amore sono concentrati sugli aspetti impersonali di Dio.
La mitezza è un atteggiamento dell’uomo da non confondersi con l’indifferenza o la debolezza.
C’è una presenza di Dio da scoprire nel soffrire.