Lucio Anneo Seneca – Carità
È cosa iniqua non stendere la mano verso chi è caduto.
È cosa iniqua non stendere la mano verso chi è caduto.
Anche se il tuo cuore è duro come una roccia, ogni lacrima che verserò per te, sarà preghiera che l’amore esaudirà affinché tu possa salvarti e vivere.
La tua presenza è come una lama poco affilata che sega lentamente e risoluta il mio cuore carico di dinamite.
C’è un confine sottilissimo tra l’aiutare e l’essere usati.
Non è generoso chi è generoso con la roba altrui.
A te che giudichi le persone disabili o diversamente abili come si dice oggi. Loro vorrebbero entrare nel tuo mondo, frequentare le tue scuole, i tuoi parchi, vorrebbero sorridere dei tuoi sorrisi, prendere la tua mano per farti capire che non sono diversi da te. Non sentono il disagio della tua presenza, vorrebbero essere accettati come parte importante di questo mondo, come lo sei tu. Dove è la diversità? Se non riesci ad accettare un tuo simile in realtà il vero disabile sei tu. Tu crei la diversità, imparo più cose da persone che tu consideri disabili, da quelle cosi dette abili. Un essere umano non può essere considerato diverso da un altro, forse più o meno fortunato ma mai diverso.
La Carità è origine di molti peccati.