Lucio Cappelli – Filosofia
Arriva un momento in cui ci accorgiamo che alcune cose non erano come pensavamo o ci hanno indotto a credere ma abbiamo già perso i collegamenti che contano.
Arriva un momento in cui ci accorgiamo che alcune cose non erano come pensavamo o ci hanno indotto a credere ma abbiamo già perso i collegamenti che contano.
La maggior parte degli uomini non vuol nuotare prima di saper nuotare.
Tu soltanto ricordati di quella Diairesi grazie alla quale si definisce quanto è in tuo esclusivo potere e quanto non lo è.
Quando mancano le capacità per il raggiungimento di uno scopo si dichiara che la cosa non interessa.
Viviamo uno storico momento di transizione dove alcune donne approfittano di essere tradizionaliste quando a loro conviene o ancora hippies di mentalità (parlo di donne dopo i 40) sempre quando a loro conviene. La confusione mentale che ne deriva può creare gravi conseguenze di sofferenza per loro e per chi insieme a loro prova a mantenere vivo il rapporto di amore/coppia.
Chi è ai vertici comanda chi, invece, è alla base ubbidisce senza ribattere diversamente può rimanere schiacciato.
Nel suo silenzio, allevia il dolore, calma le onde del desiderio, del volere, dell’amore, l’assoluto diventa inaccessibile, l’accessibile provoca dimenticanza, la sua voce rende schiavi, ovunque sia, può recare infelicità della felicità stessa, non compresa dalla ragione, ecco lo spunto, l’intelligenza compie il suo passo, via la strada, adesso è luce, il suo tocco scuote le membra, la sua voce condiziona l’evento, ecco la porta, si apre, solo adesso comprendo il suo valore, i sensi demoliscono le menti, arriva secondo la scelta, condanna del giudizio resta incompresa, ma compresa nel giudizio, dubbio per alcuni, fede per altri, io entro ed esco, ma nessuno mi ascolta, delicata nell’attesa, ma grande nel suo lavoro, creata per decidere la propria scelta che non può scegliere, l’uomo sceglie, nessun destino, nessuna penitenza, è la perfezione incompleta.