Lucio Cappelli – Filosofia
Dobbiamo accettare gli altri come sono, ma non siamo obbligati a condividerli.
Dobbiamo accettare gli altri come sono, ma non siamo obbligati a condividerli.
Tutto il nostro mondo interioreè realtà,esso è forse più realedel mondo visibile,se si definisce fantasia o favola tutto ciò cheappare illogico,si dimostra soltantodi non aver capito la natura.
Amo l’ultima foglia… è così ostinatamente attaccata alla vita.
È conoscibile la conoscenza? E se non lo è, come facciamo a saperlo?
Chi ignora, si muove a tentoni nello spazio della conoscenza, poiché ha come unica guida, la cecità dell’intelletto.
La diplomazia, l’etichetta… figlie gemelle dell’ipocrisia con indosso l’abito della festa.
Molti inizialmente non sapevano che animale fosse il camaleonte, sulla sua pelle si può vedere il suo stato d’animo, l’uomo non ha questa fortuna, ma egli ha i gesti e le parole per esprimere, eppure, spavaldo della sua intelligenza non comprende che i sentimenti non sono frutto della sua cultura, ma il contrario. L’uomo unico animale capace di perdersi nella propria sensibilità e nel mistero della creazione, vedeva un certo animismo nelle cose. Si potrebbe pensare che l’uomo scoprì il fuoco per portare qualcosa di luminoso alla sua donna e lo conservò per mangiare un po’ di quella magia di luce, ma forse il fuoco era già dentro di lui e non gli ci volle poi tanta cultura per inventarlo!