Octavio Paz ha detto un giorno: “È sufficiente che un uomo chiuda gli occhi perché abbia il potere di far saltare nel suo pensiero il mondo”. Io aggiungo, parafrasando: “È sufficiente che la palpebra bianca dello schermo possa riflettere la luce che le è propria per far saltare l’universo”.
Il regno della musica non è regno di questo mondo, accetta anche coloro che hanno rifiutato indistintamente sia la buona educazione che l’intelletto e la cultura.
Mi circondo della fantasia della musica e della poesia per viaggiare nei sogni dell’infinito mare e sulla mia “arca” c’è posto pure per te.
La musica che ascoltiamo è un riflesso del nostro stato d’animo, racconta a suon di note le gioie, i dolori, che in quel momento custodiamo segretamente nell’anima.
E poi arriva lei, indosso le cuffie, alzo il volume, e dentro di me tutto esplode! Non posso vivere senza, lei, è parte di me, lei è sublime essenza.
E il settimo giorno Dio si riposò, e per rilassarsi mise su un po di musica, e vide che era cosa buona e giusta!Ovviamente mise su musica da Dio!
E basta leggere un titolo di una canzone per far risorgere ricordi sepolti da anni.