Madre Teresa di Calcutta – Tristezza
La peggiore malattia dell’uomo? La solitudine.
La peggiore malattia dell’uomo? La solitudine.
Per comprendere il dolore che abbiamo “donato”, basterebbe a volte pensare un po’ meno a sé.
Mi chiedi “come stai?” e finalmente lo ammetto “male”, mi guardi tutta e dici “non sembra”, “tanto tu sei forte, sei saggia”, si, io sono forte, sono saggia, “tu non ce l’hai il cuore come tutti gli altri”, già, io non ce l’ho il cuore come tutti gli altri, perché io ne ho uno solo di cuore, gli altri ne hanno almeno uno per ogni occasione.
A volte capita che ci pentiamo di ciò che facciamo, magari spinti dal senso di colpa che ci soffoca dentro, e dal quale ci vogliamo liberare, l’unico modo per farlo è tornare, e sperare di essere ascoltati, compresi, e di nuovo accolti.
Chi dice “Com’è triste Venezia” non ha mai visto Monfalcone.
Anche la preghiera diviene poesia quando nasce dal dolore.
Tristezza:è ridere quando si vuole piangere.È andare via quando si vuole rimanere.È ricevere un no quando si aspetta un sì.È prima di tutto, odiare quando si vuole amare.