Non esiste la materia, il giusto o sbagliato, il bene o il male, il bianco o il nero, lo yin o lo yang, siamo entità di pura energia e ognuna vuole un posto all’interno delle piccole intelligenze che si espandono nutrendosi di esperienze per crescere sempre di più.
L’attesa della meraviglia può essere anche la mera vigilia di un’illusione.
Possiamo avere un’ottima vista ma essere ciechi.
Quanta vita c’è ancora da vivere, e quante saranno le esperienze che dovrò fare. Quanti sogni da realizzare, e quanti giorni vedrò ancora nascere. Quante cose dovrò dimenticare e da ricordare. Ma tutto questo non potrà mai farmi dimenticare da dove vengo, e nulla potrà cambiare quello che sono, e sarò. La vita mi ha plasmato ma dentro resto e sono quello che sono sempre stato.
O mezzogiorno della vita! Seconda gioventù! O giardino estivo! Inquieta felicità di sostare e spiare e attendere: gli amici attendo, giorno e notte pronto, i nuovi amici! Venite! È ora! È ora!
Non ho paura della morte… Ma della paura che si prova prima di morire.
Si vuole l’altrui destino non ammirando l’arte dall’esterno, ma prenderla e distorcerla per i propri scopi, si rispetta una persona solo rispettando il suo valore e la sua vera natura. Che è sempre quello che è, mai quello che si desidera o quello in cui si vorrebbe trasformarla. Altrimenti, lo si fa contro se stessi. Matematico.