Maicol Cortesi – Social Network
Forse, grazie ai social network, i ragazzi smetteranno di imbrattare con graffiti i muri delle città.
Forse, grazie ai social network, i ragazzi smetteranno di imbrattare con graffiti i muri delle città.
Ieri ci ricoprivamo d’oro, oggi di tecnologia.
Correre non è soltanto infilarsi le scarpe e andare a correre, correre non è camminare veloce, correre veramente non è facile, correre è correre con la mente, correre è non bere e non fumare, correre è mangiare sano e andarsi a letto presto, correre è meditazione, correre è imparare il respiro e il suo ritmo, correre è fissare un obiettivo, correre è serenità, correre è libertà, correre è trasformare la resistenza in resilienza, correre è concentrazione, correre è impegno e costanza, correre è correre.
Più che ballare mentre il Titanic affonda, s’è soliti ballare poiché (si) sta affondando. Reazione antica quanto l’epicureismo: “mangiamo e beviamo, perché domani moriremo”, motto citato anche da Paolo nella prima lettera ai Corinzi 15,32. E che l’andazzo sia questo l’attesta pure un articolo pubblicato su Panorama il 22 agosto: “Arriva Sobrr: il vero anti-Facebook. Largo al primo instant-social”. Carpe aeternitatem in memento.
Ogni specie giunge alla ragione.
E poi ci sono quelli che su facebook sembrano i padroni del mondo e poi in realtà sono degli emeriti coglioni.
Adoro l’arte della guerra, ma quella dove non escono vittime, solo persone migliori.