Maicol Cortesi – Società
Il nostro sistema non regge senza i giovani.
Il nostro sistema non regge senza i giovani.
La galassia è negli occhi.
Capelli veri non se ne possono mettere finché abbiamo capelli, ma capelli finti se ne possono mettere finché abbiamo quattrini.
È una società, o sistema in cui più possiedi e più sei vuoto, più sei povero e più sei deriso, più “bravo” sei nel tuo lavoro più in realtà sei manipolato dai poteri forti, la sensibilità è considerata una debolezza e la bestialità una forza e l’arricchimento di pochi conta più del benessere collettivo. Conta più l’apparire che l’essere e la paura non è mai stata più dominante. Il benessere materiale e i comfort sono un ottimo ricatto per zittire i popoli i quali avranno paura che “paparino” (il potere) toglierà loro il poco che hanno se non faranno i “bravi” (sottomessi). E così scambiamo il nostro tempo con il denaro (pezzo di carta senza reale valore tranne quello di cui ci hanno persuaso).
In uno stato che ci vuole schiavi essere liberi almeno nel pensiero non è un piacere, è un obbligo.
C’è chi invidia, ma non l’invidia di chi invidia.
Io credo che la civiltà sia una patina molto sottile, come la doratura di un orologio da poco, che poi con l’acqua o semplicemente col tempo o alla prima grattata contro un muro va via e lascia vedere cosa c’è sotto: il grigio e il freddo dell’acciaio.