Manuel Saccon – Progresso
Siamo talmente tanto progrediti che riconosciamo il valore di un uomo semplicemente guardando il colore della sua pelle.
Siamo talmente tanto progrediti che riconosciamo il valore di un uomo semplicemente guardando il colore della sua pelle.
Il progresso porta al futuro dell’umanità e al regresso del singolo individuo.
Sul nostro tempo e su quello futuro si addensano ombre minacciose, insicurezze prima sconosciute. Per ritrovare la speranza dobbiamo scoprire nuove strade scientifiche ma anche morali.
Questa è l’era in cui la tecnologia dà respiro agli ossimori. Uomini sempre meno umani e sempre più umanoidi che comunicano con loro simili rinchiusi nei propri impenetrabili feudi, soprattutto mentali, schiavi di dispositivi elettronici, ormai infallibili surrogati degli occhi. Al silenzio della comunicazione non sarebbe preferibile la comunicazione del silenzio?
Il successo pratico di un’idea, indipendentemente dalle sue qualità inerenti, dipende dalla scelta dei contemporanei. Se è al passo coi tempi, essa viene rapidamente adottata; in caso contrario, è destinata a vivere come un germoglio che sboccia, attirato dalle lusinghe e dal calore del primo sole, per essere poi danneggiato e crescere con difficoltà a causa del gelo che s’impone.
Il tempo non si ferma mai, sfortunatamente. O fortunatamente.
L’Europa deve a questa pluralità di percorsi tutto il suo sviluppo progressivo e multiforme.
Il progresso porta al futuro dell’umanità e al regresso del singolo individuo.
Sul nostro tempo e su quello futuro si addensano ombre minacciose, insicurezze prima sconosciute. Per ritrovare la speranza dobbiamo scoprire nuove strade scientifiche ma anche morali.
Questa è l’era in cui la tecnologia dà respiro agli ossimori. Uomini sempre meno umani e sempre più umanoidi che comunicano con loro simili rinchiusi nei propri impenetrabili feudi, soprattutto mentali, schiavi di dispositivi elettronici, ormai infallibili surrogati degli occhi. Al silenzio della comunicazione non sarebbe preferibile la comunicazione del silenzio?
Il successo pratico di un’idea, indipendentemente dalle sue qualità inerenti, dipende dalla scelta dei contemporanei. Se è al passo coi tempi, essa viene rapidamente adottata; in caso contrario, è destinata a vivere come un germoglio che sboccia, attirato dalle lusinghe e dal calore del primo sole, per essere poi danneggiato e crescere con difficoltà a causa del gelo che s’impone.
Il tempo non si ferma mai, sfortunatamente. O fortunatamente.
L’Europa deve a questa pluralità di percorsi tutto il suo sviluppo progressivo e multiforme.
Il progresso porta al futuro dell’umanità e al regresso del singolo individuo.
Sul nostro tempo e su quello futuro si addensano ombre minacciose, insicurezze prima sconosciute. Per ritrovare la speranza dobbiamo scoprire nuove strade scientifiche ma anche morali.
Questa è l’era in cui la tecnologia dà respiro agli ossimori. Uomini sempre meno umani e sempre più umanoidi che comunicano con loro simili rinchiusi nei propri impenetrabili feudi, soprattutto mentali, schiavi di dispositivi elettronici, ormai infallibili surrogati degli occhi. Al silenzio della comunicazione non sarebbe preferibile la comunicazione del silenzio?
Il successo pratico di un’idea, indipendentemente dalle sue qualità inerenti, dipende dalla scelta dei contemporanei. Se è al passo coi tempi, essa viene rapidamente adottata; in caso contrario, è destinata a vivere come un germoglio che sboccia, attirato dalle lusinghe e dal calore del primo sole, per essere poi danneggiato e crescere con difficoltà a causa del gelo che s’impone.
Il tempo non si ferma mai, sfortunatamente. O fortunatamente.
L’Europa deve a questa pluralità di percorsi tutto il suo sviluppo progressivo e multiforme.