Manuela Camporaso – Stati d’Animo
Una carezza che sussurra, una mano che respira, mentre gli occhi ascoltano. Questo succede quando si “perdono” i sensi.
Una carezza che sussurra, una mano che respira, mentre gli occhi ascoltano. Questo succede quando si “perdono” i sensi.
Mi piacciono quelle stagioni in cui quando passeggi cerchi il sole, in cui se c’è un lato della strada all’ombra e l’altro con il sole attraversi la strada per sentirlo. Molto meglio di quando passeggi d’estate e attraversi la strada per evitarlo.
Penso che la gente, quella gente, l’umanità che per me è stata sempre difficile, quella gente alla fine stia vincendo. Penso che il problema grosso sia che per loro sia tutto quanto una replica. Nessuna freschezza. Non un minimo prodigio. Semplicemente, continuano a macinarmi. Se un giorno vedessi anche una sola persona che fa o dice qualcosa di insolito, mi aiuterebbe a tirare avanti. Invece sono stantii, grigi. Non c’è slancio. Occhi, orecchie, gambe, voci ma niente. Rinchiusi dentro se stessi, si prendono in giro, fingendo di essere vivi.
La sincerità.A volte la sincerità si trasforma in rabbia dentro di noi.La falsa sincerità si riconosce solo dopo che l’amore, la felicità e la gioia di vivere con una persona, lascia dentro di noi il posto alla rabbia.Per vivere la vita pienamente bisogna essere sinceri con gli altri e con noi stessi, altrimenti…Ci stiamo ingannando da soli.La nostra vita non ha valore.
Ho provato,con tutti i baci e i pensieripiù dolciche avevoper te.Ho coperto il tuo corpocon tutto il caloree l’amore che avevoper teHo sperato,fino a che il tuo sguardosi è spento,e il tuo respiroè diventato meno di un soffio.Non ho lasciato la tua manofino a che il freddo della nottel’ha bloccata,e il dolore, sordo,ha invaso la mia anima.Non ho saputo salvarti,mamma,ho lottato con tutte le mie forze,ma non ne sono stata capace.Ora sappiChe ho sigillatoTutto quello che ho potuto tratteneredentro il mio cuoree mi riscalderòdel tuo ricordoper sempre.
Adoro il vento di primavera che spettina i capelli, solleva le gonne, e muove i steli dei fiori.
Silenzio. Non aveva occhi per aver paura.