Manuela Camporaso – Stati d’Animo
Abbiamo un foglio bianco su cui abbandonare le nostre percezioni e un teatrino per dare un personaggio a ciascuna delle nostre emozioni.
Abbiamo un foglio bianco su cui abbandonare le nostre percezioni e un teatrino per dare un personaggio a ciascuna delle nostre emozioni.
L’oblio oscura tutto, anche le stelle.
Dopo tante fregature capisci che essere buoni con la gente “falsa” non ripaga mai.
Sono fatta così, i piedi per terra e la testa sempre un po’ per aria, distratta, persa dietro ad un sogno. Vivo di emozioni. I pensieri io li respiro, a pieni polmoni. A volte aprono una breccia nel mio essere e allora li lascio scorrere. Voglio che vivano, che mi raccontino, voglio sentire il loro cuore che batte. Perché un pensiero è la creatura di un’anima e quando mi penetra sottopelle una scheggia di quell’anima mi appartiene.
Si diventa stanchi di essere l’appoggio di tutti e mai appoggiati da nessuno. Ci si stanca di essere le persone speciali, impeccabili e gli amici perfetti se poi non troviamo mai nessuno da definire, speciale, impeccabile e amico perfetto. Si diventa stanchi di capire ed è proprio quando non si viene capiti che non ci interessa più capire.
E proprio quando credi di aver capito tutto di una persona, ti rendi conto che infondo non la conoscevi affatto, quasi a dire: “so dove finisce l’orizzonte!”
Non dispongo di parole dettate e dettagliate nella vita che si consuma alla parola. Lodevole, amorevole, precipitevole; in ogni attimo si consuma. Ho avvertito la parola passando dalla parolaccia che, in ogni traccia si consuma! Quando la parola non basta diventa dimenticata e scacciata via esagerando e tramontando in ogni attimo che diventa inutile.