Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Ci sono giorni in cui credo fortemente che solo il mare sappia leggermi, giorni come questo nel quale il vento urla vendetta e le onde schiumano rabbia. E tra i due litiganti i miei sensi godono.
Ci sono giorni in cui credo fortemente che solo il mare sappia leggermi, giorni come questo nel quale il vento urla vendetta e le onde schiumano rabbia. E tra i due litiganti i miei sensi godono.
Quando osservo l’immensità del mare penso a quanto piccoli siamo noi uomini che ne distruggiamo la vita con il nostro non rispettarlo.
Perché molte persone che si guardano allo specchio si vedono brutte, se lo specchio non riflette ciò che siamo, ma solo ciò che vediamo?
E poi ti rendi conto che la vita è come un paio di calze smesse, con i suoi buchi e i suoi rammendi.
La finiamo con gli eccessi e gli struggimenti d’animo? Iniziamo a vedere le cose nane per come sono e non lasciandoci ammaliare ed anestetizzare dalle ombre riflesse nelle caverne del nostro cuore? Ho sempre creduto che se riuscissimo a catturare le impressioni, prima che con gli occhi, con il naso e le mani, le sensazioni che ne avremmo tratto sarebbero state complesse, ma nell’ordine del reale; gli occhi sono soggetti a troppi giochi di luce per dirsi obiettivi, come quando sei fuori, esposto troppo a lungo al sole, poi, entri a casa e vedi il sole dappertutto. Funziona più o meno così.
Attonita assisto al “non” noi.
Emozioni cromatiche: a questo cielo grigio ci abbino i tuoi occhi blu.