Manuele Urru – Vita
Prenditi degli anni migliori tutto il tempo che vuoi, tutto il tempo che puoi, perché poi non te lo restituirà nessuno, neanche il più sano dei principi.
Prenditi degli anni migliori tutto il tempo che vuoi, tutto il tempo che puoi, perché poi non te lo restituirà nessuno, neanche il più sano dei principi.
… dona e tolle ogn’altro ben Fortuna;sol in virtù non ha possanza alcuna.
La vita ha una grande, grandissima sala d’attesa. Fissi la porta di quell’ascensore che speri si spalanchi all’improvviso. C’eri arrivata, eri lì, ti avrebbe portato in alto, lì a quel settimo cielo di cui avevi sempre sognato le nuvole e gli angeli, ma qualcuno più veloce l’ha chiamato prima di te; pensavi andasse su, invece l’hanno chiamato da sotto: avrebbe fatto meglio a far salire te! E le vite di tutti sono porte scorrevoli di ascensori di antichi palazzi che hanno dentro storie, quadri appesi a chiodi arrugginiti, stanze, segrete, sotterranei, armadi abitati da scheletri, pareti umide e qualche ornamento sfarzoso qua e là. Quanti ritardatari e quanta gente rimasta giù in questa grandissima sala d’attesa. Si fanno anche bell’incontri di tanto in tanto, altre volte brutti, ma ad accomunarci questa stessa necessità di raccontarci le vite e di quella volta in cui abbiamo perso l’ascensore e siamo rimasti a terra. Non ti resta che aspettare che la porta si apra per portarti a casa tua, lì al piano che ti è stato assegnato.
Non possiamo vivere tutta la vita sperando in qualcosa che sappiamo che non si realizzerà mai. Smettiamo di sperare e attiviamoci per realizzare i sogni che si possono realizzare. Ecco! Un altro proverbio che dice: La speranza è sempre l’ultima a morire. Trovo che sia una giusta affermazione e trovo che sia vero, ma è anche vero che non sempre si riesce ad avere speranza, forse ci sono alcune situazioni troppo difficili per noi. Per che quando i sogni non si possono realizzare è si soffre, e tantissimo. Ma bisogna continuare a lottare a lottare, Ma poi dipende molto anche cosa si vuole e dalla vita, lottare per le cose più semplici non lottare per quelli sbagliati per che se non si avverano allora ci si resta molto male e ci ritroviamo con gli anni a dire “che cosa ho fatto in tutta questa vita”, niente.
Alcune persone sono destinate a dover rinunciare all’amore donatale da altri per non rischiare di intaccare anche solo per poche incrinature la propria felicità, non si tiene conto che ogni legame crea una sfera propria e unica che si va a sovrapporsi o solo a sfiorare tutte quelle degli altri, l’unione crea il mondo, il mondo dove l’energia dell’amore esplode di una luce talmente luminosa che offusca il male e il marcio degli individui vuoti, dove la vita la usano per rovinare l’essenza e la ragione della vita stessa.
C’è chi dice che il male ritorna sempre al mittente, forse è vero, ma il male subìto ha un prezzo altissimo e non esiste nulla che lo ripaghi. Le ferite segnano, lacerano, e soprattutto cambiano le persone. E dopo nulla sarà più come prima.
Dopo aver dato tanto e aver raccolto delusioni e fregature, ci chiudiamo un po’ in noi stessi e iniziamo a pensare che sia arrivato il momento giusto per cominciare a pensar un po’ a noi.