Maperfavore – Poesia
I poeti, giovani e vecchi, leggono l’anima, non le parole.
I poeti, giovani e vecchi, leggono l’anima, non le parole.
i poeti amano la vita, alcuni arrivano a pensare che sia proprio la poesia a darle un senso, e si arrendono ad essa, alla sua bellezza predace, a volte portando all’arresa tutte le altre passioni, come se la poesia fosse loro sufficiente, talmente un dono già così grande, un amore così immenso, anche se impalpabile. E questo nel tempo forse diventa un piccolo rimpianto, non essere riusciti a farsi toccare da una persona come dalla propria scrittura, un rammarico che diventa dolce malinconia, una veste infuocata che fa amare tutti indistintamente. Perché prima dei poeti parlano le persone.
La poesia è pornografia delle emozioni.
Affida al cielo le tue preghiere, ai mari la tua poesia e alla terra i tuoi rimpianti.
Le parolacce, sulla bocca di chi non le dice mai, acquistano poesia.
Io non mi sento poetessa, scrivo semplicemente gli stati d’animo del momento che per natura sono portata a scrutare dentro di me, poi queste riflessioni prendono una forma poetica. Più che una poetessa mi sento una filosofa e che nella mia filosofia c’è un po’ di poesia. Le più grandi emozioni le provo maggiormente con le poesie degli altri e da loro imparo molto, le mie le ho tanto macerate dentro che, poi è come se non mi appartenessero più. Il vero poeta non è libero, se non nel magico momento della creazione. Ma penso che in fondo io sono una persona come tante ho anche io mille difetti e le manchevolezze. Devo dire che molto mi viene perdonato dal poeta che in virtù della sua capacità di trasmettere emozioni. Ma ciò non lo mette in salvo. Dalle piccolezze.
Spesso il poeta raccoglie sogni che altri hanno disperso e, cercadi far rivivere quei sogni emozionando.