Marcantonio Pindinello – Stati d’Animo
Pentirmi del mio passato è come pentirmi di aver vissuto.
Pentirmi del mio passato è come pentirmi di aver vissuto.
Sì, ho un tormento che non mi abbandona da anni lei la nostra piccola Asia che non sono riuscito a salvarla, quella scena, te con in braccio la piccola. era morta e tu vagavi nel villaggio come nel nulla, e quando arrivo io, impavido, era troppo tardi, questo non me lo sono perdonato mai, ecco perché tu sei sempre triste: non ricordi, non puoi ricordarlo, ma Asia è dentro di te.
Avrei voluto raccontarti di me, ma non parlo mai degli assenti.
Ho chilometri d’emozioni e moltitudini solitarie dentro me. Faccio pochi passi nelle cose giuste e corse affannate sull’anima. Mi dipingo i miei spazi interiori, paesaggi notturni dove la luna si schianta sul mare e l’acqua sente di dover assumere l’aria di tempesta. Resto piccolo granello di sabbia confuso ad ammirarmi sull’orlo di una vastità che temo. Anche oggi.
Non sopporto più di essere sempre la prima ad andare verso gli altri per cercare di comprendere, parlare, spiegare, mentre gli altri se ne fregano altamente di come potrei stare io.
Siamo come foglie d’autunno sospese al ramo della vita, una lieve folata di vento ci adagerà sul tappeto di foglie ingiallite.
La nostra solitudine è la nostra nobiltà. La nostra solitudine è la nostra gioia.