Marco Alberici – Antichi aforismi
I vizi dell’umanità non sono meno nell’ordine delle cose che i fulmini e le tempeste.
I vizi dell’umanità non sono meno nell’ordine delle cose che i fulmini e le tempeste.
Il dubbio: se io ho lasciato i migliori posti di lavoro è perché non ho avuto il dubbio, se ho rifiutato di essere ricco e perché non ho avuto il dubbio se diventassi ricco ridiventerei povero perché non ho il dubbio. Il mio cuore tende ad aver l’amore verso il prossimo e non ho il dubbio… se mi sono sposato, ho procreato figli, mi sono separato, risposato, riseparato, convissuto, rifatto figli, sbagliato? Giusto? È perché non ho mai avuto il dubbio, il dubbio, dubbio con la doppia b. Si ti presenta imponente, sì ti vuol far paura, sì paura, incertezza, tristezza, non sicurezza e così via, ma dimmi Follia sto cazzo di dubbio esiste? Si ma con i folli no, Ivan… il dubbio è lei… lei? Si lei te lo dico piano così Vita non sente capito Ivan? O cazzo, sì! grazie Follia il principe degli gnomi
Ogni anima che ti sfiora lascia la sua impronta, poi c’è quella che nel bene…
Dio è rettitudine. Parlando di Dio, invocando Dio, pregando Dio, tutto è subordinato al sentimento della Rettitudine. Volendo far Dio strumento degli uomini vale negarlo.
La legge ha per norma il giusto; ma non è sempre giusta.
Infatti, se uno, giunto all’Ade, liberatosi di quelli che qui da noi si dicono giudici, ne troverà di veri, quelli che si dice che là pronunciano sentenza: Minosse, Radamante, Eaco, Trittolemo e quanti altri dei semidei sono stati giusti nella loro vita; ebbene, in tal caso, questo passare nell’aldilà sarebbe forse una cosa da poco?E poi, quanto non sarebbe disposto a pagare ciascuno di voi, per stare insieme con Orfeo e con Museo, con Omero e con Esiodo? Per quello che mi riguarda, sono disposto a morire molte volte, se questo è vero.Infatti, per me, sarebbe straordinario trascorrere il mio tempo, allorché mi incontrassi con Palamede, con Aiace figlio di Telamonio e con qualche altro degli antichi che sono morti a causa di un ingiusto giudizio, mettendo a confronto i miei casi con i loro!E io credo che questo non sarebbe davvero spiacevole.Ma la cosa per me più bella sarebbe sottoporre ad esame quelli che stanno di là, interrogandoli come facevo con questi che stanno qui, per vedere chi è sapiente e chi ritiene di essere tale, ma non lo è.Quanto sarebbe disposto a pagare uno di voi, o giudici, per esaminare chi ha portato a Troia il grande esercito, oppure Odisseo o Sisifo e altre innumerevoli persone che si possono menzionare, sia uomini che donne?E il discutere e lo stare là insieme con loro e interrogarli, non sarebbe davvero il colmo della felicità?E certamente, per questo, quelli di là non condannano nessuno a morte.
La brama è la prima venire e la speranza è l’ultima a partire.