Marco Dore – Tristezza
È come vivere in una stanza piena di vetri… non sai quando ti ferirai, ma ti ferirai.
È come vivere in una stanza piena di vetri… non sai quando ti ferirai, ma ti ferirai.
Ogni temporale che ci attraversa l’anima, trascina sempre via con se qualcosa di nostro, ma sta solo a noi decidere ciò che vogliamo che rimanga ancorato dentro il cuore o che ci abbandoni per sempre per farci tornare di nuovo a splendere.
La solitudine è il destino delle persone sensibili. Chi è sensibile è sempre solo con se stesso, ovunque, anche in mezzo alla gente.
Piove. E se mi bagno l’anima, nessuno l’asciugherà. Ma non ci sono ripari contro certi temporali dentro.
La tristezza, è un velo sottile e trasparente, che ti avvolge l’anima così stretta da impedirle di volare e di respirare.E i colori, all’improvviso, colano tutti ai piedi del nostro mondo soffocato… formando una pozza grigia, nella quale si vorrebbe annegare.
Se la mia vita finisse ora non avrei nulla da perdere… Probabilmente eviterei tanti dolori, delusioni e preoccupazioni.
Siedo dinanzi ad una finestra, con la testa china penso e soffro dal dolore che risiede dentro di me, ad un certo punto alzo il capo e i miei occhi scrutano quell’infinita distesa, la tenue luce li accarezza, il canto degli uccelli lambisce le mie orecchie e un dolce sorriso scorge nel mio viso e a quel sorriso mi rendo conto che oltre il dolore c’è qualche altra cosa che vale la pena darle attenzione: la grazia del mondo e la rarità della vita.