Marco Giannetti – Destino
Insorgo alle grida di chi non mi ascolta. È un affanno per privarmi del sole, come immane è l’assenza mia tra gaudenti vite. Perché Dio sei sordo e cieco della vita mia.
Insorgo alle grida di chi non mi ascolta. È un affanno per privarmi del sole, come immane è l’assenza mia tra gaudenti vite. Perché Dio sei sordo e cieco della vita mia.
La speranza una grande forza alleata molto difficile da gestire, fragile come i petali di una ninfea esposti ai primi freddi autunnali dubbiosa come un amore non corrisposto forte come la potenza di una saetta scagliata sulle montagne rocciose. Non puoi fare a meno di essa ti aiuta a trovare le risposte custodite nel proprio cuore… ma soprattutto, non permetterà mai che tu sprofonda nell’abisso della sofferenza.
Destino: qualcosa che troppo spesso mi ha puntato contro e poche volte mi ha teso la mano.
Quanti sogni da realizzare, quanti progetti da portare a termine, quando si è giovani niente può scalfirci. Poi gli anni passano e ci accorgiamo che il tempo è volato, i nostri progetti e i nostri sogni ci sembrano ormai irraggiungibili. Io credo non ci sia un’età per sognare, ne per fare progetti. Quello che non bisognerebbe mai perdere è la gioia di vivere, fino all’ultimo respiro.
Strano come il passato torni con abiti diversi, fingendosi uno sconosciuto.
Ognuno di noi deve e può realizzare il proprio destino. I propri sogni. I propri desideri. Ma, bisogna rischiare anche di farsi male senza limitarsi ad aspettare. Bisogna lottare, combattere e con caparbia “sperare”. Tutti possiamo realizzare ciò che vogliamo bisogna solo crederci davvero! “Volere è potere”.
Veniamo tutti dal brodo primordiale, ma siamo poi finiti nel brodo primitivo, siamo diventati cellule, enzimi, poi microbi, poi vermi… ecco molti sono rimasti in questo stato!