Marco Giannetti – Destino
Insorgo alle grida di chi non mi ascolta. È un affanno per privarmi del sole, come immane è l’assenza mia tra gaudenti vite. Perché Dio sei sordo e cieco della vita mia.
Insorgo alle grida di chi non mi ascolta. È un affanno per privarmi del sole, come immane è l’assenza mia tra gaudenti vite. Perché Dio sei sordo e cieco della vita mia.
Accetta il tuo destino!
Il destino ha già spiegato la sua vela, mentre nel cielo il ragno tesse la tela.
Non c’è più niente per noisiamo tagliati fuorivitasocietàmondo di merdapossiamo solo affogarciil fine settimana attendiamoper morire annegati.
Osservo l’orizzonte senza vederlo. Il mio sguardo è perso dentro me. Labirinti dell’anima, dove smarrisco la via persa tra mille perché. Mi perdo nell’infinito io senza raggiungere meta, più scavo in profondità e più annego nell’inquietudine del cuore. Allunga la tua mano, fammi ritrovare la via per ritrovare la luce che ora mi è negata.
Tanto tuona forte il cuore quando è in tempesta, così batte forte quando è innamorato.
Una scelta costosa oggi, ti fa risparmiare tanto domani.