Marco Giannetti – Tristezza
Non sempre la vita regala gioie, anzi, si ripropone con il dolore di un tempo che sembrava perso.
Non sempre la vita regala gioie, anzi, si ripropone con il dolore di un tempo che sembrava perso.
Mi sento triste come un’angelo solo.
Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto porto su di me le cicatrici come se fossero medaglie, so che la libertà ha un prezzo alto.
Non sei più la stella del mio cielo.Sei stata luminosa più del sole,sei stata grande come lo è solo l’amore.Ora sei meteora impazzita e nella tua scia, scivoli in desideri di pietra.Vivi passioni di polvere, trascinando con te detriti in un corpo oramai desueto.Di te… resta solo il candore dei tuoi primi capelli bianchi.
Non provo più niente. Sto diventando impassibile, non riesco più a sentire qualche emozione che mi provochi un brivido, un sorriso. È mortificante come sto buttando una vita così breve, ed è ancora più dolente sapere che non avrò un’altra possibilità, che sto sprecando la mia unica esistenza in questo corpo inadeguato, nei miei pensieri più futili e depressi ci passo momenti interminabili e lenti che mi fanno rendere conto che non c’è più tempo per uno sbaglio come me. Che sono come una macchia d’inchiostro su una camicia bianca, terribilmente fastidiosa. Tutti preferiscono non averla fra i piedi.
Triste compagna la solitudine per chi ha perso l’abitudine di vivere. Ma ogni giorno è una pagina, scritta solo per noi, che dobbiamo colorare con i colori della speranza, della forza, senza mai arrendersi, agli affanni dell’esistere.
Fuori sembra quasi primavera, ma allora perché questo freddo nell’anima mia?